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23 Luglio 2025

Hiking e Trekking · Walking · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

“Mi sono perso”: tragedia in Valle d’Aosta, muore a 15 anni durante un’escursione

Elisoccorso alpino - fonte Wikipedia“Mi sono perso”: tragedia in Valle d’Aosta, muore a 15 anni durante un’escursione.

Il giovane escursionista è precipitato mentre tentava di ritrovare il sentiero. Una vicenda che impone una riflessione sulla sicurezza in montagna.

Una tragedia ha colpito la Valle d’Aosta nella serata di lunedì 22 luglio. Un ragazzo di 15 anni di nazionalità francese, in vacanza con la famiglia e impegnato in un’escursione verso la Becca di Viou (2.856 m), ha perso la vita dopo essere precipitato per decine di metri lungo un ripido pendio.

Secondo la ricostruzione fornita dalle principali testate giornalistiche (Corriere della Sera, ANSA, Quotidiano.net, RaiNews), il ragazzo aveva affrontato l’ascesa con i genitori, ma durante la discesa si è separato accidentalmente dal gruppo. Dopo essersi perso, ha lanciato un allarme ai genitori tramite telefonata e messaggi vocali, in cui spiegava di non riuscire a ritrovare il sentiero. Ha anche inviato una foto del luogo in cui si trovava, tentando di facilitare la sua localizzazione.

I soccorsi sono stati attivati immediatamente: il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, i tecnici del Soccorso Alpino valdostano e un elicottero della Protezione Civile si sono messi in moto fin dalla sera stessa. Le operazioni di ricerca si sono protratte per tutta la notte, con l’ausilio di droni a visione notturna, ma purtroppo l’esito è stato tragico: il corpo senza vita del ragazzo è stato ritrovato all’alba, a circa 2.000 metri di quota, lungo un pendio impervio sopra la frazione di Blavy, nel comune di Roisan.

Una riflessione sulla sicurezza in montagna

Questo drammatico evento riporta in primo piano il tema della sicurezza in ambiente montano, in particolare quando si è con adolescenti o persone con poca esperienza. L’escursionismo è un’attività accessibile e meravigliosa, ma la montagna non è mai “banale”: ogni uscita va pianificata con attenzione.

Può essere utile ricordare alcune linee guida essenziali:

  • Mai separarsi durante un’escursione, soprattutto in zone esposte, boschi fitti o tratti poco segnalati.

  • Pianificare bene l’itinerario, condividendo la traccia GPS e informandosi sulle condizioni del percorso.

  • Educare i più giovani a fermarsi in caso di smarrimento e non tentare mai il “taglio” a valle fuori sentiero.

  • Portare sempre con sé un telefono carico, una power bank e una torcia, insieme a indumenti tecnici adatti e una minima dotazione di emergenza, compresa soprattutto dell’acqua.

  • Evitare l’escursionismo solitario, specie in zone poco battute.

La responsabilità degli adulti

Non è il momento delle colpe, ma dell’ascolto e della consapevolezza. La montagna può educare, trasformare, far crescere. Ma ha bisogno di essere affrontata con rispetto e attenzione. Spesso, un semplice errore di valutazione può trasformarsi in tragedia. Per questo è essenziale insegnare fin da piccoli non solo l’amore per la natura, ma anche l’umiltà e la prudenza.

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