Topo Mena: “Siamo al Kyanjin Gompa e ci stiamo riposando per risalire nei prossimi giorni e tentare un’altra cima su cui crediamo di avere buone possibilità…”
Esteban Topo Mena, Roberto Morales e Joshua Jarrin (Ecuador), in questa stagione impegnati sul difficilissimo Langtang Lirung (7.727 m) in Nepal, dopo aver esplorato la montagna e considerato tutte le possibilità, avevano trovato una linea che sembrava sicura per un tentativo ragionevole sulla parete est, “una delle pareti più impressionanti mai viste”, secondo Morales.
La squadra è partita dal Campo Base (4700 m) il 14 ottobre alle 22:05. “Dopo 8 ore siamo arrivati a circa 5.800 metri e [abbiamo] avuto la possibilità di… scalare in simultanea alcuni dei tratti più selvaggi e più belli “, ha raccontato Topo Mena. “Purtroppo, quando il sole ha iniziato a colpire la parete, eravamo ancora nel bel mezzo della sezione chiave e avevamo davanti a noi ancora un paio di centinaia di metri di pura follia per raggiungere un posto che avevamo pianificato potesse essere sicuro per evitare le valanghe giornaliere e avere la possibilità di salire di nuovo la notte successiva”.
Non avendo tempo per superare quei 200 metri, si sono calati dalla parete, tra “un mucchio di ghiaccio volante” che cadeva intorno a loro. “Alcuni pezzi ci hanno colpiti, ma per fortuna non quelli più grossi”, ha riferito Roberto Morales. “Verso le 11:30 eravamo di nuovo al Campo Base, a guardare questa parete gigantesca di cui ci siamo innamorati”.
“La montagna ci ha fatto capire chiaramente che la prossima volta dovremo provare con temperature molto più basse. È stato un grande primo tentativo su questa parete, abbiamo imparato molte cose […] – Siamo scesi velocemente al Kyanjin Gompa e ci stiamo riposando per risalire nei prossimi giorni e tentare un’altra cima su cui crediamo di avere buone possibilità, con le condizioni e le temperature che abbiamo quest’anno”, ha concluso Topo Mena.