Andrzej Bargiel. Fonte: facebook

“Ice Doctors” al lavoro sul ghiacciaio

Partito a fine agosto per la sua nuova impresa, martedì 10 settembre Andrzej Bargiel ha raggiunto, con il suo team, il campo base dell’Everest.

Il progetto del polacco, impegnato sul versante nepalese,  è salire in vetta al tetto del mondo e compiere la prima discesa integrale con gli sci dell’ottomila, senza ossigeno supplementare.

La spedizione  durerà circa cinque settimane. Il tentativo di raggiungere la vetta e la discesa con gli sci probabilmente avverrà alla fine di settembre. Nella stagione autunnale il “Tetto del Mondo” è meno assediato a causa delle difficili condizioni meteo. “In autunno, salire in vetta è più dura e quasi nessuno ci riesce – ha dichiarato prima di partire Andrzej Bargiel al magazine polacco Wspinanie –  Durante i mesi estivi possono cadere 20 metri di neve. Le finestre meteo favorevoli sono molto più brevi. Devo prepararmi per l’attacco al vertice il più presto possibile, se fallisco entro la fine di settembre, non credo che ci sarà un’altra possibilità. Farà più freddo, il vento soffierà più forte e la cupola superiore diventa di ghiaccio,  impedendo la discesa con gli sci. D’altra parte, il fresco dell’ autunno consente di superare il ghiacciaio in modo più sicuro.”

Gli “Ice Doctors” sono attualmente in ricognizione sul ghiacciaio e  Bartek Bargiel (fratello di Andrzej) li sta aiutando ad esaminare i seracchi con un drone, per  individuare la via migliore per installare il primo e il secondo campo.

Campo Base dell’Everest, settembre 2019. ©Marek Ogień Photographer. Fonte: A. Bargiel(facebook

Campo Base dell’Everest, settembre 2019. ©Marek Ogień Photographer. Fonte: A. Bargiel/facebook

Everest Ski Challenge 2019. Fonte: Andrzej Bargiel/facebook ©Marek Ogień Photographer