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12 Gennaio 2016

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CINEMAMBIENTE PRESENTA TORINO E LE ALPI: "Alberi che camminano", il 18 gennaio

Digipack Colombo_Alberi che camminano_RC.inddCINEMAMBIENTE PRESENTA TORINO E LE ALPI: TERZO APPUNTAMENTO DEDICATO AGLI ALBERI E AGLI UOMINI

Lunedì 18 gennaio 2016, terzo appuntamento della rassegna CinemAmbiente presenta Torino e le Alpi, con la proiezione del film Alberi che camminano (Italia / 2014 – 58’) di Mattia Colombo, il documentario nato da un’idea dello scrittore Erri De Luca per raccontare gli alberi e il loro stretto intreccio con la vita dell’uomo.

Interverranno il regista del film e lo scrittore Tiziano Fratus, che con i suoi libri e i suoi articoli, ha restituito voce alla natura e agli alberi monumentali. Il dibattito sarà introdotto e moderato dallo scrittore e giornalista Carlo Grande.

La serata del 18 gennaio si terrà presso la Sala 1 del Cinema Massimo (via Giuseppe Verdi 18 – Torino), anzichè nella Sala 2, come previsto inizialmente. Inizio ore 21.

Ingresso libero.

I biglietti verranno messi in distribuzione a partire dalle ore 20.30 presso la cassa del Cinema Massimo.

PROFILI DEI PROTAGONISTI

Mattia Colombo frequenta il Master in Regia del Documentario di IED Venezia. Qui realizza il suo primo cortometraggio documentario, Il Velo (2010), racconto incantato di una piccola comunità di suore, selezionato in competizione in vari festival internazionali. Hanno fatto seguito Il desiderio (2010) e Il pensiero della mano (2011).

Tiziano Fratus (1975) cresce fra Lombardia, Piemonte e Liguria, la sua famiglia si dissolve che ha soltanto vent’anni, smette di studiare e inizia a viaggiare. In California, incontrando le sequoie millenarie, conia i concetti di ‘Homo Radix’ e ‘alberografia’ che ridefiniscono la sua esistenza, portando alla scrittura di libri, mostre fotografiche, itinerari, la rubrica Il cercatore d’alberi sul quotidiano «La Stampa». Fra i suoi libri Ogni albero è un poeta (Mondadori), Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli), la Trilogia delle Bocche Monumentali (Laterza) di cui sono già in libreria L’Italia è un bosco e Il libro delle foreste scolpite, il romanzo forestale Giona delle sequoie. Ha all’attivo diversi titoli di poesia, tradotti anche all’estero; l’ultima opera in versi s’intitola Arborgrammaticus ed è composta da Un quaderno di radici (Feltrinelli) e Musica per le foreste (Mondadori).

Carlo Grande, già direttore responsabile di Italia Nostra (mensile della prima associazione ambientalista italiana), è giornalista de La Stampa. Ha esordito come scrittore nel 2000 con i racconti ecologici I cattivi elementi (Fernandel), menzione speciale ai premi Stresa ed Elsa Morante e al Premio Cocito-Montà di Alba. La via dei lupi (Ponte alle Grazie, 2002) è il suo primo romanzo e si è aggiudicato il premio Grinzane Civiltà della Montagna e il Premio San Vidal a Venezia. Nel 2004 esce La cavalcata selvaggia (Ponte alle Grazie). Per lo stesso editore ha pubblicato nel 2006 anche i racconti Padri. Avventure di maschi, perplessi. Terre alte. Il libro della montagna (Ponte alle Grazie), è uscito nel 2008.

CINEMAMBIENTE PRESENTA TORINO E LE ALPI

Progetto realizzato da Associazione CinemAmbiente, Museo Nazionale del Cinema di Torino e Compagnia di San Paolo, nell’ambito del suo Programma Strategico Triennale «Torino e le Alpi», in collaborazione con l’Associazione Dislivelli, Feltrinelli Real Cinema e il Trento Film Festival.

 

ALBERI CHE CAMMINANO: INTERVISTA DI MOUNTAINBLOG A ERRI DE LUCA – TFF 2015

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