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14 Ottobre 2014

Senza categoria · Armando Aste · artigianato e tradizione · ecologia · esplorazione · Interviste · letteratura di montagna · premi letterari · Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti · premio Honoris Causa · Spiro dalla Porta Xydias

NEL SEGNO DELL’IDEALE E DELL’ETICA: IL PREMIO MAZZOTTI HONORIS CAUSA

Spiro Dalla Porta Xydias - Fonte immagine: www.youtube.com

Spiro Dalla Porta Xydias – Fonte immagine: www.youtube.com

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti” che promuove il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” per la letteratura di montagna, esplorazione, ecologia e artigianato di tradizione, ha deciso di assegnare a Spiro Dalla Porta Xydias il Premio ”Honoris Causa”, conferito ”una tantum” alla figura e all’opera complessiva di un grande personaggio che si è particolarmente distinto negli ambiti a cui il Premio stesso è dedicato. La decisione è stata presa con parere unanime della Giuria composta da Dario Benetti, Orietta Bonaldo, Oreste Forno, Danilo Mainardi, Amerigo Restucci, Anna Maria Spiazzi e Mario Tozzi.

Andrea Bianchi ha intervistato Spiro Dalla Porta Xydias in merito all’importante riconoscimento.

D.: Il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, dall’anno 1983 della sua fondazione, è diventato nel tempo uno dei principali riferimenti nel panorama culturale italiano, e in particolare per la letteratura di montagna ed esplorazione. Il riconoscimento “Honoris Causa”, viene conferito una tantum e non tutti gli anni, e nel passato è stato conferito a nomi quali Fosco Maraini, Mario Rigoni Stern, Walter Bonatti.
Come hai accolto la notizia, e quale significato riveste, per te, questo riconoscimento, al punto attuale della tua esperienza di scrittore ed alpinista?

R.: Dato che mi sono ritirato da ogni “competizione”, questo riconoscimento , questo premio così importante, è stato un’incredibile sorpresa. Dovrei anche dire un ulteriore sprone, ed oltre (non lo nascondo certo) alla personale soddisfazione, ne sono lieto perché va indirettamente ma “pesantemente” al GISM ed alla battaglia per la spiritualità nell’ambito della montagna e dell’alpinismo che conduciamo.

D.: Come si vivono a 97 anni le “onorificenze” e le riconoscenze di stima? 

R.: Come un ulteriore inatteso dono, dopo quello grandioso di poter ancora, alla mia età, battersi per i propri ideali.

D.: In via del tutto eccezionale, quest’anno il premio Honoris Causa è stato conferito anche ad Armando Aste: leggi questo come un segno del profondo legame, non solo di amicizia ma anche di ideali, che vi accomuna? Cosa invece contraddistingue diversamente la vostra esperienza?

R.: Armando ha una visione altissima, ma dedicata ad un’unica, grande etica. Io cerco di vedere la validità di tutte le etiche tradizionali. Ma l’importante, l’essenziale è la ricerca “etica” che ci accomuna.

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