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8 Ottobre 2012

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PARCO NATURALE DEI MONTI LUCRETILI Escursione al Monte Serrapopolo

Nuovo appuntamento con Daniela Boccassino, Guida Ambientale-Escursionistica di Four Seasons, che ci ha condotto a settembre in piacevoli escursioni a piedi sul territorio laziale, con la finalità di farci scoprire il vero spirito di questi luoghi.

Per ottobre, la proposta è quella di un altro percorso altrettanto affascinante, questa volta nel Parco Naturale dei Monti Lucretili, con salita al Monte Serrapopolo (1180 m). La difficoltà dell’escursione è medio-facile, con un dislivello di 650 m e una durata di 5 ore.

Come detto sopra, si tratta di sentieri senza difficoltà particolari, che non richiedono esperienza ma comunque un minimo di impegno.

Ci troviamo nel settore nord-occidentale dei Parco Regionale dei Monti Lucretili, qui si erge solitario il Monte Serrapopolo, meno conosciuto degli altri rilievi della catena sul quale però si trova uno dei percorsi più interessanti del gruppo.

Percorrendo questo sentiero si può apprezzare il paesaggio tipicamente sabino delle dolci colline che si interrompe bruscamente per l’inizio del corrugamento montuoso, netto e acclive, che caratterizza questo monte.

Durante il tragitto che faremo a piedi, passeremo davanti al Convento di S.Nicola, arroccato su uno sperone calcareo, per poi proseguire lungo una cresta, che è la prima delle dorsali che separa le tre vallecole boscose che supereremo nel nostro cammino.

Particolarmente meritevoli di attenzione sono gli aspetti vegetazionali: nella parte iniziale attraverseremo l’ambiente delle rupi calcaree esposte sui versanti sabini, sede di boschi di leccio aggrappati alle rupi. Salendo ancora nei versanti più interni troveremo boschi misti e anche alcune zoone di cerrete pure cosa piuttosto rara nei boschi dell’Appennino.

Salendo ancora in quota, dopo aver attraversato piccoli prati caratterizzati da rocce calcaree affioranti e circondati dai boschi, arriveremo alle zone più elevate dove dominano i faggi e gli aceri, per poi finire in vetta, che ha la forma di ampia dorsale con un bel prato che permette ampia visuale.

Da qui lo sguardo spazia sui Monti della Tolfa, il Monte Soratte, i Monti Cimini, i Monti Sabini, i Monti Reatini, il massiccio abruzzese del Velino-Sirente e in primo piano il Monte Pellecchia, la cima più alta del Parco e le altre cime dell’area protetta.

I CONSIGLI DI DANIELA BOCCASSINO

Per ogni escursione sono indispensabili scarpe da trekking alte, zaino, almeno 1L di acqua, pranzo al sacco, mantellina anti pioggia o K-way, vestiario a strati con pile o equivalente come strato più pesante.

 

Informazioni e quote di partecipazione:
www.viagginaturaecultura.it/

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