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29 Gennaio 2024

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51^ Marcialonga: tripudio norvegese! Trionfano Emilie Fleten e Runar Skaug Mathisen

Marcialonga 2024: Partenza Men. Fonte. Newspower

Dietmar Noeckler (25mo) e Michaela Patscheider (21ma) i migliori italiani

I norvegesi Emilie Fleten e Runar Skaug Mathisen sono i trionfatori della 70 km alla 51^ Marcialonga,  che così veloce non si era mai vista.

La gara maschile ha preso il via ieri alle 8, dalla piana di Moena. Il ritmo, subito molto serrato,  ha visto tutti i big spediti verso il giro di boa di Canazei.
È Johan Hoel (NOR) il primo al traguardo Sprint, seguito da Simen Ramstad (NOR) e Alfred Buskqvist (SWE). Una grandissima prova del Lager 157 Ski Team che ha imposto un passo elevatissimo: Emil Persson (SWE), vincitore della scorsa edizione di Marcialonga, ha preso le redini del gruppo spremendo i migliori atleti di Ski Classics, e il suo compagno di squadra Runar Skaug Mathisen ha colto l’occasione perfetta sferrando l’attacco decisivo in discesa dopo Predazzo. Arrivato anche ad avere più di un minuto di vantaggio sugli inseguitori, Skaug Mathisen ha macinato in solitaria gli oltre 20 chilometri che lo separavano dal traguardo di Cavalese.

Nulla hanno potuto i rivali alle sue spalle, nonostante la bagarre scatenatasi sul finale della salita di Cascata che fa recuperare più di 20 secondi sul battistrada a Persson, Hoel, Odegaarden e Stadaas, che si mettono loro malgrado in fila dietro al norvegese.
Doppietta per il Lager 157 Ski Team con Emil Persson a chiudere in 2.a piazza, mentre è 3° Johan Hoel. “Vincere Marcialonga significa tutto per me. Il lavoro della squadra oggi è stato semplicemente incredibile, non ce l’avrei fatta senza i miei compagni” dichiara uno a dir poco entusiasta Runar Mathisen che conquista a sorpresa la 51.a Marcialonga. “Solo” 5° il grande favorito di giornata Kasper Stadaas, che all’arrivo ammette: “Oggi non siamo stati i più forti, complimenti a Lager che ha fatto la gara perfetta”.

Il miglior italiano, Dietmar Noeckler del Team Robinson Trentino, ha chiuso 25esimo.

La gara femminile è scattata a 5 minuti di distanza dai maschi e ha visto protagonista, come da pronostico, il Team Eksjöhus che con una prestazione di forza ha imposto un ritmo alto fin da subito. Nel gruppo delle migliori anche il pettorale giallo di Emilie Fleten (NOR), oltre a Magni Smedås (NOR), Kati Roivas (FIN), Anikken Gjerde Alnaes (NOR) e Jenny Larsson (SWE). All’imbocco della salita di Cascata è Emilie Fleten a condurre le danze e a scalare la salita finale sempre in testa, per poi conquistare la vittoria. Dietro di lei una scatenatissima Magni Smedås recupera importanti posizioni durante l’ascesa e termina seconda. Photofinish per il 3° posto con una frizzante Kati Roivas a superare Anikken Gjerde Alnaes nei metri finali. Grande festa all’arrivo per Michaela Patscheider, 21.a e miglior italiana, accolta dai festeggiamenti e dagli abbracci dei compagni di squadra e del papà.

Marcialonga Light : Maria Eugenia Boccardi e Tommaso Dellagiacoma conquistano la 45 km

In scena anche “Marcialonga Light” che si fermava dopo 45 km al traguardo di Predazzo: primi classificati Maria Eugenia Boccardi (Under Up Ski Team Bergamo) e Tommaso Dellagiacoma (Sottozero Nordic Team).
Impareggiabile il fascino dei 6.357 bisonti partiti da Moena i quali, quando i big di Ski Classics già affrontavano di ritorno la Val di Fassa, erano alle prese con gli ingorghi tipici dei primi chilometri.

Colto da infarto un fondista ceco

Tra i tanti partecipanti in gara ieri, anche un fondista classe 1953 della Repubblica Ceca. Nei pressi di Canazei il suo cuore ha ceduto a seguito di infarto, subito si sono prodigati i concorrenti che lo seguivano quindi sono intervenuti prontissimi i soccorsi dell’organizzazione (Croce Rossa) e anche l’eliambulanza che sostava a Cavalese per eventuali emergenze di Marcialonga. Ma ogni sforzo è risultato inutile. Era in gara anche il figlio che ha seguito in prima persona i soccorsi. Il presidente di Marcialonga Angelo Corradini e tutto il comitato sono addolorati e confermano che è stato fatto tutto il possibile per soccorrere il concorrente e si stringono attorno ai famigliari. Una nota triste in una grande giornata di sport.