MENU

1 Giugno 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

71enne alpinista polacco evacuato dal Makalu

Lech Wieslaw Flaczynski e suo figlio Wojciech Bartlomiej Flaczynski insieme a un alpinista sherpa all’aeroporto internazionale di Tribhuvan. Foto: Mingma Sherpa

Evacuato ieri pomeriggio dal campo alto del Makalu

Ieri pomeriggio, il 71enne polacco Lech Wieslaw Flaczynski, è stato evacuato dalla quinta montagna più alta del mondo dopo essere stato colpito da mal di montagna mentre scendeva dalla vetta. L’elicottero lo ha prelevato al campo alto del Makalu, a 6.600 metri di quota. Lo ha reso noto  Mingma Sherpa di Seven Summit Treks, aggiungendo che il salvataggio è stato effettuato da uno dei pochi piloti addestrati a volare a quote così alte, in Himalaya.

Dal Makalu, Lech è stato trasportato a Lukla e, successivamente, in aereo, a Kathmandu, dove attualmente è in cura presso la Clinica Internazionale CIWEC.

Lech e suo figlio Wojciech Bartlomiej Flaczynski hanno raggiunto la cima del Makalu il 24 maggio. “Mio padre ha iniziato a sentirsi male mentre scendeva dalla vetta”, ha riferito Wojciech a THT.

Un forte vento li avrebbe bloccati verso il Campo IV. “Il giorno successivo, abbiamo faticato molto per raggiungere il Campo IV,” ha detto il figlio, aggiungendo che sono rimasti tre notti al Campo IV a causa del maltempo.

Lech ha iniziato ad accusare anche mal di montagna. “Siamo riusciti a scendere al Campo III il 28 maggio ma non abbiamo trovato tende disponibili per fermarci”, ha aggiunto. Lo stesso giorno, anche Lech ha esaurito l’ossigeno supplementare. “Avevo deciso di andare di nuovo al Campo IV per cercare bombole di ossigeno lasciate da altri alpinisti”, ha detto. Secondo il suo racconto, avrebbe trovato una bombola piena di ossigeno sopra il campo III. “Abbiamo mangiato cioccolatini, biscotti e ghiaccio per sopravvivere.” Wojciech, che ha scalato il Makalu senza ossigeno supplementare, ha ringraziato i soccorritori e gli sherpa per aver salvato la vita di suo padre.

Flaczynski faceva parte di una spedizione di 12 membri guidata dall’alpinista spagnolo Jesus Morales Manzanares, secondo quanto comunicato da Nivesh Karki di Seven Summit Treks. “I due avevano già fatto un tentativo fallito sul Makalu, l’anno scorso.”