Alastair Humphreys e le “micro avventure”, il 18 giugno ad Outdoor 2017

Alastair Humphreys. Fonte: Outdoor 2017

L’avventuriero Alastair Humphreys, sostenitore delle “micro avventure”, aprirà il salone OutDoor 2017.

Piccole avventure “fuori porta” adatte a tutti e realizzabili in ogni momento. E’ questo il futuro? Si parlerà di questa nuova tendenza in occasione della Fiera OutDoor 2017, in programma a Friedrichshafen (D) dal 18 al 21 giugno prossimi. In visita al salone, durante il primo giorno fieristico, l’appassionato di “micro avventura” più famoso d’Inghilterra: Alastair Humphreys.

Con il termine “micro avventure” s’intendono quelle piccole avventure che si possono integrare nella vita quotidiana: semplici, veloci, a basso costo e realizzabili da chiunque. La sfida è di trovare lo sconosciuto nel conosciuto. Le micro avventure si svolgono per lo più vicino a casa e non richiedono particolare equipaggiamento o preparativi. La spontaneità è la carta vincente, il divertimento è l’obiettivo, l’interazione è il cammino e la compatibilità con la vita quotidiana è il presupposto. L’unica regola ammessa: lasciare la macchina a casa perché questa impedisce la vista sull’avventura.

OutDoor in Aktion / Shooting

Humphreys, famoso sostenitore dell’idea della micro avventura, terrà un discorso di apertura ad Outdoor 2017 il 18 giugno. Per molti anni ha sperimentato la ‘Grande Avventura’, ha fatto il giro del mondo in bicicletta in quattro anni, ha attraversato deserti di ghiaccio e di sabbia e ha scalato le montagne più alte. Tuttavia, è per le sue micro avventure in Gran Bretagna che la National Geographic Association gli ha conferito il titolo di “Adventurer of the Year 2012”: avventure al termine di una giornata lavorativa e piccoli tour nel suo paese d’origine. Mentre tutti usano come scusa per la mancanza di movimento il lavoro “dalle 9 alle 5”, Alastair Humphreys invita a usare le ore dalle 5 alle 9 per fuggire dalle consuetudini quotidiane. Basta partire, pernottare sulla montagna più vicina a casa e poi riandare al lavoro. La sua convinzione è che “anche nei dintorni della propria città c’è tanto da scoprire.”