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27 Dicembre 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Annapurna, invernale 2023-2024: Alex Txikon, Mattia Conte e gli sherpa fino a 6300 metri di quota

Alex Txikon. Annapurna, inverno 2023-2024 ©avamuel.andres

La squadra ha raggiunto Campo 3, lavorando senza sosta anche a Natale. Ora gli alpinisti riposano al Campo Base in attesa di ritornare in quotra tra qualche giorno

Alex Txikon, Mattia Conte e gli sherpa impegnati nel tentativo invernale sull’Annapurna (8.091 m), hanno completato con successo la prima rotazione sulla montagna, approfittando delle buone condizioni meteo.

La squadra è  arrivata al Campo Base  il 22 dicembre  e dopo 4 giorni di attività (23-24-25-26 dicembre) e 3 notti in quota, è riuscita ad attrezzare la via normale fino a Campo 3 (6.300 m), dove ha lasciato un deposito di materiale. Il team è ora al campo base. “E’ tempo di riposare per poter affrontare un’altra rotazione nei prossimi giorni, se il tempo lo permetterà”, ha scritto Txikon.

Dal racconto di Txikon:

“Abbiamo lasciato il campo base il 23 dicembre e, a dire il vero, lo abbiamo fatto senza un obiettivo chiaro, solo per continuare a lavorare. Quando abbiamo lasciato il BC, verso le 10:00, il mio zaino era più vicino ai 30 kg che ai 25 kg… […] Prima delle 15:00 eravamo al C1, a 5.150 metri e con più di 1.000 metri di dislivello positivo. Abbiamo trascorso due notti al C1 e con l’occasione abbiamo segnalato l’intero percorso della traversata del ghiacciaio con bandiere di bambù. Abbiamo passato la vigilia di Natale mangiando riso e lenticchie e ci siamo divertiti molto.
Il 25 dicembre, siamo usciti in due gruppi diversi, sempre trasportando altri 25 chilogrammi. Abbiamo allestito il C2 a circa 5.600 metri, anche se ammetto che questo campo non mi piace molto. Questo tipo di posizione, in pendenza, ti fa stare in pensiero tutta la notte, finché non ci si abitua.
Oggi [26 dicembre] ho lasciato la tenda alle 7.30 e, dopo aver organizzato tutta la squadra, siamo saliti con forti raffiche di vento. Le raffiche, fortunatamente, non erano costanti. Siamo partiti con 1.200 metri di corda, l’attrezzatura, due tende da neve e tre tende da montare al C3.
Come ho detto all’inizio, abbiamo trascorso quattro giorni e tre notti in quota, durante i quali il team, composto da otto persone, ha dovuto compiere uno sforzo sovrumano per raggiungere il C3. Quindi, ora abbiamo la chiave per tentare il vertice.”

“Il tempo ci ha aiutati – continua il basco –  ma la verità è che non ci è stato regalato nulla. E sottolineo che, a quattro giorni dall’inizio dell’inverno astronomico, essere a C3 è un’ottima notizia.”

Sia Txikon che Conte procedono senza l’ausilio di ossigeno supplementare.

Mattia Conte. Foto arch. personale