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7 Gennaio 2019

Alpi Orientali · Italia · Trentino Alto Adige

Due indagati per la bimba morta sullo slittino al Corno del Renon

Cartello divieto, solo in tedesco. Fonte: Ansa

E’ polemica sul cartello di divieto in sola lingua tedesca

Sono due gli indagati per il decesso della bimba di 8 anni, Emily Formisano, originaria di Reggio Emilia, morta venerdì 4 gennaio  a seguito di un tragico incidente sulla pista da slittino del Corno del Renon. La bambina era con la madre che ha perso il controllo della slitta ed è finita contro un albero.

La Procura di Bolzano  ha iscritto nel registro la madre della bambina, Renata Dyakowska di 38 anni e un responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico del Corno del Renon. Attualmente la donna versa in gravi condizioni all’ospedale di Bolzano.

L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. La Procura ha, inoltre, posto sotto sequestro la pista nera “Schwarzsee 2” su cui è avvenuto l’incidente. Sabato 5 gennaio è stato effettuato un sopralluogo dal pm di turno, Luisa Mosna.

Intanto è polemica sul cartello in sola lingua tedesca, che era stato posto ad inizio pista per proibire l’accesso alla pista da sci ai slittini. Il cartello verticale esplicativo con il simbolo di divieto alle slitte sarebbe stato posto più un basso, a circa cento metri sotto, a discesa già iniziata. (Fonte)

La ricostruzione dell’incidente

Corno del Renon. Fonte: suedtirol-it.com

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine riportata sul quotidiano Alto Adige, madre e figlia dopo il noleggio della slitta, devono aver sbagliato direzione e, invece di scendere sulla pista dedicata agli slittini, si sono trovate su una pista da sci “nera”.

È verosimile che non abbiano visto i cartelli di divieto per gli slittini che erano apposti all’inizio della pista da sci. Una volta imboccata la pista il loro slittino ha preso velocità e non è stato più possibile fermarne la corsa.