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20 Ottobre 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Eberhard Jurgalski fa marcia indietro: “Reinhold Messner può continuare a fregiarsi del titolo di “Re degli ottomila”

Eberhard Jurgalski, foto arch. E.Jurgalski

Clamoroso ripensamento del cronista tedesco in merito al primato di ‘re degli ottomila’, tolto dai Guinness – su sua iniziativa – a Reinhold Messner

Dopo le accese discussioni in tutto il mondo e la tempesta di critiche che ha travolto Eberhard Jurgalski (8000ers.com), il cronista ci ripensa.

“Reinhold Messner può continuare a fregiarsi del titolo di “Re degli ottomila”, ha affermato recentemente  Jurgalski  che, come storico dell’alpinismo, aveva fatto togliere dal Guinness dei primati l’impresa dello scalatore altoatesino, sostenendo che non era stato lui il primo a conquistare la vetta dei 14 “ottomila” della Terra.

Secondo Jurgalski, nel 1985 Messner e Hans Kammerlander, avrebbero mancato di pochi metri il vertice dell’Annapurna, ma ora, in un’intervista rilasciata il 12 ottobre al settimanale Der Spiegel, il giornalista tedesco corregge il tiro, dicendo di ritenere giusta una “zona di tolleranza” di 190 metri in prossimità di alcune vette, come appunto l’Annapurna, che presenta una interminabile cresta fino in cima.

Le precisazioni di Eberhard Jurgalski, pubblicate lo scorso 9 ottobre su 8000ers.com.

Nuova zona di tolleranza di 190 metri

Il settimanale “Der Spiegel” afferma che Jurgalski e il suo team hanno stabilito una zona di tolleranza di 190 metri per le scalate sull’Annapurna, sul Dhaulagiri e sul Manaslu, che era stata presa in considerazione da tempo, fino al 2017.

I cinque metri di altitudine e i 65 metri di distanza dalla vetta in cui Messner si è trovato nel 1985 sulla cresta dell’Annapurna, rientrano quindi esattamente in questa zona. In una “tabella di riconoscimento storico” pubblicata da Jurgalski sul sito web 8000ers.com, Messner è quindi ancora elencato – come riporta “Der Spiegel”, citando Jurgalski – come il primo alpinista su tutti i 14 ottomila.

Lo stesso Jurgalski ha ammesso a Der Spiegel che all’epoca, Messner era sicuro di aver raggiunto la vetta, e a quel tempo il punto più alto della cresta sommitale dell’Annapurna non poteva essere determinato con precisione. Quindi, Jurgalski si giustifica dicendo che le intenzioni erano buone e che “non c’è mai stata l’intenzione di riscrivere la storia o di cancellare ascensioni storiche”.

Due record nel Guinness

In futuro, il Guinness dei primati avrà un elenco separato per i moderni collezionisti di vette che vedono l’alpinismo come uno sport competitivo: la “Nuova tabella dell’era dei collezionisti 14-8K”, compilata da Jurgalski e dal suo team. Includerà solo coloro che, secondo le ultime misurazioni, possono dimostrare di essere saliti sul punto più alto di tutti gli ottomila. In questa lista, il detentore del record è l’americano Ed Viesturs, che aveva addirittura sostenuto lo stesso Messner nella disputa sulla revoca: “Sono fermamente convinto che Reinhold Messner sia stato il primo a scalare tutti e 14 gli ottomila, e che questo debba essere riconosciuto ancora oggi”, ha dichiarato Viesturs.

Ed Viesturs e Reinhold Messner. Fonte Ansa