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11 Agosto 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Elia Saikaly: “Pasang Kaji: il mio fratello Sherpa per la vita”

K2 Pasang Kaji Sherpa. Foto: Elia Saikaly/facebook

Il filmmaker canadese ringrazia lo sherpa che quest’estate lo ha affiancato  fino in vetta al K2

“Il mio migliore amico Pasang Kaji Sherpa,  ha gestito – dietro le quinte – la logistica della nostra spedizione al K2. E’ stato lui a coordinare, facilitare e orchestrare tutto, da ciò che è andato bene, alle difficoltà”. Inizia così il ringraziamento postato dal regista canadese Elia Saikaly, compagno di Sajid Sadpara nell’operazione MissionSadpara‘.
“A nessun essere umano dovrebbe essere chiesto di fare le cose che ha fatto lui in questa spedizione – continua Saikaly –Tutto quello che gli è stato chiesto da Sajid, l’ha fatto, con il cuore in mano. Dall’aiutare il nostro giovane eroe a scavare una fossa di neve a 8000 m,  a trasferire accuratamente il corpo di suo padre nel luogo della sepoltura; ha aiutato a coprire Juan Pablo in modo che nessuno lo vedesse, monitorando la missione di recupero tecnologico a 8300 metri, rinunciando al proprio cibo e ossigeno, salvando da solo la vita di Fazal Ali dandogli ossigeno supplementare al Campo 4, e la lista potrebbe continuare. Qui è lui è l’eroe non decantato,  tranquillo sullo sfondo; lui meriterebbe i riconoscimenti e tuttavia non direbbe mai una parola.
Siamo tutti in debito con gli incredibili Sherpa del Nepal. I nostri buoni amici di Himalayan Guides / Madison Mountaineering hanno collaborato alla nostra missione. Ang Phurba, Lakpa, Dorge, Sidi e tutta l’equipe del Nepal, vi siamo debitori per il vostro straordinario lavoro sul K2. Garret, Conan, John, Rob e Kenton, è stato un vero piacere avere il vs sostegno, durante il nostro progetto, parallelo al vostro. E Lakpa, Pemba Rita e Sanu di Pioneer,  è stato uno sforzo collettivo di tutti.
I nostri amici Sherpa sono stati i primi a individuare i nostri amici scomparsi e vi ringraziamo per l’assistenza, la cooperazione e il coordinamento in ogni momento.
Sono 15 anni che apprendo lezioni ripetute di umiltà da questi grandi uomini e il K2 le ha accresciute ancor di più. Sono gli scalatori più forti del mondo e tuttavia restano i più umili. I più gentili del pianeta e più completi sopra le nuvole eppure da loro non si sente mai alcun lamento per le difficoltà e le fatiche.
Al mio amico Pasang – sei andato oltre e ancor di più. Grazie per l’essere la persona che sei, il leader che sei e l’amico che sei e sarai per la vita.”