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23 Ottobre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Esploratori in partenza per l’Antartide, il continente più freddo del pianeta

Matthieu Tordeur. Fonte: facebook

Prendono il via tra poche settimane le prime spedizioni 2018/2019 nel continente di ghiaccio

Diversi esploratori polari si stanno preparando per affrontare il continente più freddo del pianeta nel  tentativo di realizzare alcune prime traversate dell’Antartide in solitaria.

Queste spedizioni, saranno affrontate  senza assistenza e supporti, ossia senza l’ausilio della forza di vele o cani e in assenza di rifornimenti.

Situato nell’emisfero australe con una superficie complessiva di circa 14 milioni di km², l’Antartide è il quarto continente più vasto della Terra dopo Asia, Africa e Americhe; il 98% del territorio è coperto dai ghiacci della calotta antartica, il cui spessore medio è di 1600 metri, che la rendono il continente più freddo e inospitale del pianeta.

Ecco le principali spedizioni, in partenza nelle prossime settimane.

Lou Rudd sui passi di Henry Worsley

Un capitano dell’esercito britannico, Lou Rudd tenterà di completare una traversata dell’Antartide, non assistita (aquiloni, vele, ecc.) e senza supporti, da Berkner Island alla Ross Ice Shelf, attraverso il Polo Sud. Ripercorrerà i passi del connazionale e amico Henry Worsley, che perse la vita nel tentativo del 2016. Un viaggio di circa 1.770 km, da novembre 2018 a gennaio 2019.

Lou ed Henry Worsley in Antartide. Fonte: ashrouten.com

“Una traversata dell’Antartide senza soste, senza l’ausilio della forza di vele, senza rifornimenti, sebbene tentata, non è mai stata completata – spiega Rudd – È la forma più pura e impegnativa di viaggio polare. Un mio caro amico, Henry Worsley,  ha perso tragicamente la vita nel tentativo di realizzare questo viaggio nel 2016. Il mio primo viaggio polare è stato con Henry e mi ha insegnato tutto oltre ad ispirarmi. Come tributo alla memoria di Henry, spero di  completare il suo viaggio.”

Rudd spera di completare la sua spedizione, che ha chiamato “Beyond Endurance”,  in 75 giorni, trasportando 150 kg di attrezzatura. Non userà aquiloni o vele. Come Worsley, tuttavia, ha in programma di utilizzare un telefono satellitare e si fermerà ai margini della Ross Ice Shelf di 800 km di larghezza invece di completare l’intero viaggio vicino alla costa. La traversata in solitaria di Borge Ousland nel 1997 includeva l’intera Ross Ice Shelf, ma Borge era assistito da un piccolo aquilone.

Barry Gray: una traversata in solitaria da una costa all’altra. 1800 miglia in 100 giorni

Un ex comandante della Royal Marine Barry Grey ha in programma due spedizioni in Antartide.

Nel caso in cui Rudd non ce la dovesse fare, Barry Gray tenterà di concludere tra novembre 2019 e gennaio 2020,  la prima traversata in solitaria del continente, non assistita (senza aquiloni, vele, cani, etc, rifornimenti): 1800 miglia in una finestra di  soli 100 giorni. Un’impresa che prenderà il via già nella stagione 2018 (Challenge Antarctica), con un viaggio di 715 miglia che Grey tenterà di completare il più velocemente possibile. Una sorta di preparazione alla spedizione del prossimo anno.

“La traversata non supportata dell’Antartide è la più grande sfida terrestre rimasta oggi – un viaggio ai limiti della resistenza umana negata a generazioni di esploratori e avventurieri polari. Fino ad ora. Se c’è qualcuno che può farlo, Baz Gray può – ha dichiarato un esperto di sopravvivenza della Royal Marine RSM.

Barry Gray. Foto: The Sun

“Questa impresa epica sarà realizzata in due stagioni estive dell’Antartide – spiega Gray – Nella prima stagione, 2018-2019,  in solitaria e senza assistenza  al Polo Sud.  Sarà un grande test per un viaggio molto più lungo l’anno successivo. Il mio obiettivo è solo completare il viaggio di 715 miglia il più rapidamente possibile…. Dopo aver completato con successo questo tour, preparerò e tenterò di attraversare con successo l’intero continente antartico partendo dal versante nord dell’isola di Berkner sulla piattaforma di ghiaccio di Filchner-Ronne fino al Polo Sud per poi continuare verso la piattaforma di ghiaccio di Ross attraverso il Ghiacciaio di Shackleton e sulla costa di ghiaccio: tutto questo avverrà in solitaria e senza alcun supporto, come l’uso di aquiloni e senza rifornimenti. Questa impresa inizierà a novembre 2019 e sarà completata entro la fine di gennaio 2020″

Anche Jenny Davis e Matthieu Tordeur, in solitaria al Polo Sud

Jenny Davis. Fonte: facebook

Anche l’atleta britannica Jenny Davis e l’avventuriero francese Matthieu Tordeur intraprenderanno le loro personali spedizioni in solitaria, senza supporti  e assistenza.

Jenny Davis ha partecipato a gare di resistenza in tutto il mondo e ora punta l’attenzione sull’Antartide.

Davis ha completato spedizioni di addestramento polare in Norvegia e in Alaska e ha preso parte a gare di endurance in tutto il mondo. Come Gray, progetta di iniziare la sua traversata da Hercules Inlet al Polo Sud (715 miglia) a novembre. Trasporterà 60 kg di attrezzatura (tenda, cibo, etc), e punta a farlo in meno di 40 giorni. La partenza è prevista per il mese di novembre.

Matthieu Tordeur. Foto: M. Tordeur

Matthieu Tordeur (26 anni) tenterà lo stesso percorso, sperando di diventare il primo francese e il più giovane esploratore a realizzare l’impresa. Per ora detiene il record l’esploratore inglese Scott Sear, che ha compiuto l’impresa nel  2017, all’età di 27 anni e 117 giorni. La partenza è prevista per il 10 novembre.

Tordeur affronterà in solitaria 1150 km, senza assistenza (nessuna trazione a vela) e in totale autonomia (senza rifornimenti), in una cinquantina di giorni, trasportando un centinaio di chili di attrezzatura. Sebbene privo di esperienza polare, ha completato addestramenti in Groenlandia, Norvegia e Svalbard con la guida  Eric Philips.

Laval St. Germain. 90° South 7th Summit: tra esplorazione e alpinismo

Laval St Germain, pilota, è l’unico canadese ad aver scalato l’Everest senza l’uso di ossigeno supplementare e  l’unico uomo ad aver scalato e sciato la vetta più alta dell’Iraq. Detiene anche il record di traversata in barca più veloce di sempre nell’Oceano Atlantico del Nord,  realizzata in solitaria, dal Nord America all’Europa continentale.

Laval St Germain. Foto: L. St Germain

Tra gli  obiettivi di Laval, c’è quello di scalare tutte le sette vette più alte di ogni continente e con la  sua prossima spedizione (90 ° South 7th Summit), punterà a raggiungere la vetta del Monte Vinson (4.852 m), la cima più alta del Polo Sud e dell’Antartide, dopo aver percorso  1300 km attraverso il Polo Sud in solitaria, fino alla base della montagna.
La partenza è prevista per il prossimo 10 novembre.