MENU

25 Novembre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Ice Climbing · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Francesco Civra Dano e Giuseppe Vidoni: prima salita della Cascata della Major sulla Est del Monte Bianco

Francesco Civra Dano e Giuseppe Vidoni: prima salita della Cascata della Major, sulla Est del Monte Bianco. Foto: Giuseppe Vidoni/facebook

Nuova linea di ghiaccio sul versante italiano

Sabato 20 novembre, Francesco Civra Dano e Giuseppe “Bepi” Vidoni  hanno effettuato la prima salita della Cascata della Major, sulla maestosa parete Est del Monte Bianco (50, WI5, 5 – 1300 metri).

Si tratta di ‘una vera cascata di ghiaccio a 4000m, alta circa 200 metri in mezzo alla parete della Brenva’ che li ha condotti fino in cima al Monte Bianco a metà pomeriggio, per poi bivaccare al Rifugio Goûter e scendere il giorno dopo.

Dal racconto di Vidoni:

“[…] Il 20 novembre, la mattina presto ci troviamo a partire dal bivacco della Fourche con le pile frontali. Sappiamo che per arrivare all’attacco non sarà facile. Bisogna battere traccia sulla neve per passare il ghiacciaio della Brenva. I buchi con la neve fresca sopra ci fanno procedere con molta attenzione. Arrivati al Col Moore, non è di facile intuizione cercare la linea migliore sul traverso che ci porta al canale. Non fermarsi e proseguire spediti è d’obbligo, e meglio non pensare ai seracchi che abbiamo sopra la testa. La luna piena ci dà una grossa mano, e per fortuna senza intoppi arriviamo a prendere e risalire il canale che ci porterà poi dritti alla base della cascata.

Con le prime luci ci prepariamo per la salita. Il ghiaccio sembra perfetto, una vera e propria cascata! L’ambiente che ci circonda è uno dei più spettacolari che abbia mai visto. Così attacchiamo i primi tiri sul ghiaccio. Scalare a 4000 metri dei tiri di V ci richiede fatica e impegno. Il ghiaccio, pur essendo buono, a tratti era fine e le viti anche corte non entravano del tutto. La cascata è continua e per lo più verticale, ci sono poche possibilità di riposare. Con determinazione dopo cinque tiri, e circa 170 metri di salita, usciamo dalla cascata sul pendio di neve sovrastante.

Francesco Civra Dano e Giuseppe Bepi Vidoni hanno effettuato la prima salita della Cascata della Major, sulla Est del Monte Bianco. Fonte: Giuseppe Vidoni-facebook. Foto arch. Francesco Civra Dano/ Giuseppe Vidoni

Il pendio è meno facile del previsto, in quanto ci costringe a proseguire sulle punte dei ramponi perché sotto i quindici centimetri di neve si nasconde una lastra di ghiaccio. Arriviamo sotto la base del ultimo pilastro con i polpacci in fiamme, e finalmente in sosta ci riposiamo e beviamo l’ultimo goccio di acqua dalla borraccia.

Da lì, per raggiungere il Col Major e la cima del Monte Bianco, è ancora impegnativa: bisogna superare ancora l’ultimo pilastro, i seracchi e percorrere i pendii. Noi optiamo per la diretta che fecero durante la prima invernale del 1953 le guide Arthur Ottoz e Toni Gobbi, sebbene più difficile, a loro avviso costituisce realmente “la via più logica e veloce”.

Dandoci il cambio a tracciare sulla neve profonda raggiungiamo la cima a metà pomeriggio. In cima al Bianco, stanchi e provati ci stringiamo la mano contenti ed entusiasti di questa nuova salita. Così iniziamo la discesa verso il Rifugio invernale del Gouter che raggiungiamo con le ultime luci del giorno.”

Fonte: Giuseppe Vidoni-facebook