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12 Settembre 2023

Running · Trail Running · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Franco Collé e Roman Olivier guidano il Tor des Géants®

TORX 2023. ©Nicola Biagetti | Zzam Agency

Franco Collé-Romain Olivier, Emma Stuart-Sophie Grant, Sébastien Raichon, Florence Golay-Geymond. Sei nomi, due gare. Aria di record al TORX®

Il TOR330 – Tor des Géants® si sta vivendo su due testa a testa, il TOR450 – Tor des Glaciers su due lunghe fughe solitarie. In quasi tutte e quattro le classifiche i crono, complice il bel tempo di questi giorni, sono al di sotto dei record fatti registrare negli anni passati. Il meteo ora dovrebbe dare un attimo di respiro ai tanti atleti ancora sul percorso, con qualche nube e lievi precipitazioni.

Il TOR330 ha affrontato la prima notte perdendo per strada alcuni pezzi grossi: Marco Gubert, vincitore della Cursa di Ciclopi, gara della TORX® eXperience, ha dato forfait dopo il Rifugio Vittorio Sella, mentre i crampi hanno fermato Danilo Lantermino dopo Eaux Rousses. Tra i top runner che hanno dovuto interrompere la loro corsa ci sono anche Lawrence Eccles e Alessandra Boifava, anche loro a Eaux Rousses. Ancora più clamorosi i colpi di scena che si sono susseguiti nel corso delle calde ore del mattino e del pomeriggio. Prima Andrea Macchi, poi Sabrina Verjee e Katharina Hartmuth, con la prima che era saldamente in testa ma ha patito le conseguenze di un vecchio infortunio alla caviglia, hanno dovuto abbandonare una lotta che li vedeva combattere in prima linea.

Spazio allora ai due testa a testa

Un po’ a sorpresa, in cima alla classifica maschile è spuntato Romain Olivier a fare compagnia a Franco Collé. I due hanno viaggiato insieme e sono rimasti insieme anche nei momenti di difficoltà di entrambi – problemi agli occhi per il valdostano, un lungo massaggio a Donnas per il francese – e al Col della Vecchia (32h00’) hanno più di un’ora di anticipo rispetto al record di Collé del 2021 (66h43’57”). I due hanno un’ora e mezzo di vantaggio anche sul gruppo di inseguitori capitanato da Julien Chorier, con Galen Reynolds, Damian Hall, Gianluca Galeati e Corneliu Buliga.

Uscita dai giochi Sabrina Verjee, subito sono state Sophie Grant e Emma Stuart ad aver approfittato della situazione. La neozelandese si è fermata meno di mezz’ora alla base vita di Donnas e ha superato in un colpo solo Stuart e Jocelyne Pauly, che fino a poco prima stava dando del filo da torcere a Verjee: a proposito di quest’ultima, anche il suo record dell’anno scorso è a rischio di circa un’ora. Nella salita verso Perloz, però, Emma Stuart ha staccato la sua battistrada ed è arrivata a Sassa con 20 minuti di anticipo su Pauly e Grant.

La testa della gara sta quindi risalendo la Valle del Lys e sta arrivando a Gressoney-la-Trinité, dove questa sera alle 21 partirà anche il TOR130 – Tot Dret.

E c’è la possibilità che, per la prima volta nella storia, il vincitore del TOR130 arrivi dopo il primo del TOR450 – Tor des Glaciers. È impressionante quello che sta facendo Sébastien Raichon: il francese è entrato nella base vita di Gressoney alle 16.34, più di 6 ore prima rispetto all’anno scorso, quando poi arrivò al traguardo di Courmayeur pochi minuti prima di mezzanotte. Magistrale anche la prova di Peter Kienzl, passato da Niel con 2h17’ di ritardo dal primo e 1h58′ di vantaggio su Tiaan Erwee, terzo.

Florence Golay-Germond non cede di un millimetro. Ha un vantaggio di circa 5 ore su Amy Sproston e di oltre 6 su Marina Plavan, eppure è entrata a Donnas alle 15.22 ed è uscita meno di un’ora dopo, appena un’ora più tardi rispetto al formidabile record di Stephanie Case del 2021, quando concluse i 450 chilometri in 155h06’55”.

Fonte: TORX®