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22 Luglio 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa

Grandes Jorasses: nuova via sulla Est per Jérôme Sullivan, Jérémy Brauge e Victor Saucède

Grandes Jorasses, Massiccio del Monte Bianco: Jérémy Brauge, Victor Saucède, Jérôme Sullivan durante l’apertura di “Mad Max”, 2020. Fonte: Jérome Sullivan/relazione

Il trio francese impiega due giorni (con un bivacco) per aprire l’impegnativa “Mad Max” (800m, ED+, 7a+) nel Massiccio del Monte Bianco

L’inattività causata dal coronavirus e il lockdown, seguiti dalla significativa perdita di clienti, ha spinto le guide alpine a lanciarsi in avventure che di solito non hanno l’opportunità di fare.

Così, quando Jérémy Brauge e Victor Saucède hanno proposto a Jérôme Sullivan di tentare una nuova via sulla parete Est delle Grandes Jorasses, Sullivan non ci ha pensato due volte ad accettare. L’obiettivo era una linea, collocata tra la via futuristica di Giuseppe Gagliardone e Giusto Gervasutti (1942) e The Little Big Men (2006) che Phillippe Batoux e Lionel Daudet dedicarono a Jean Christophe Lafaille e Damien Charignon.

Undici lunghezze che raggiungono gli 800 metri di altezza con una difficoltà complessiva di ED+ e un grado massimo di 7a+ (7a obbligato), che avrebbe potuto essere 7b se fossero riusciti a superare in libera la L9. Era l’ultima lunghezza prima del bivacco e hanno conclusa come 6b/A1.

La via, battezzata “Mad Max”, è un omaggio a un grande alpinista, Max Bonniot, che morì nell’Aiguille du Plan insieme a Pierre Labbre lo scorso novembre.

“Una grande avventura, completa e selvaggia, su roccia bellissima. Va notato che la linea è relativamente protetta dalle ripetute cadute di pietre sulla parte destra della parete ”, conclude Jérôme Sullivan.

La via è stata aperta dal basso, rispettando il più possibile l’etica dell’arrampicata classica.  E’ stata salita con nuts e chiodi, tranne per uno spit piantato a mano alla seconda sosta.

Una via in un luogo molto remoto, che termina in cima e scende lungo la via normale delle Grandes Jorasses.

“Mad Max”, parete Est delle Grandes Jorasses, Massiccio del Monte Bianco. Foto: Jérome Sullivan

Dalla relazione di Sullivan:

“La via si sviluppa per lo più su granito eccellente. La prima parte è composta da ripide fessure e placche che spesso sono difficili da proteggere. L’ottava sosta è in comune con la via Gervassuti, ma invece del tiro di A2 della Gervassuti noi siamo andati verso destra, salendo il tiro chiave, un 7a+ esposto, superato brillantemente da Victor!
 La via poi incornicia la cresta Tronchey al tiro successivo e continua diritta fino in cima alla terza torre, seguendo una serie di fessure davvero stupende e placche.” (traduzione di Planetmountain).
La relazione completa della salita

Sullivan ha ricevuto il Piolets d’Or nel 2016, è una delle guide più attive in Patagonia, dove,  nel 2015, ha aperto insieme a Lise Billon, Antoine Moineville e Diego Simari, “Hasta las wuebas” al Cerro Riso Patron, ascensione per la quale ha ricevuto il Piolets d’Or 2016.