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25 Maggio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Piemonte

I vincitori del Premio Paolo Consiglio 2023

Consegna del Premio Paolo Consiglio 2023. Fonte CAI

Il riconoscimento è stato assegnato ex aequo a due salite effettuate sul Cerro Torre, in Patagonia

Il “Premio Paolo Consiglio” è un importante riconoscimento che il CAAI destina annualmente, di concerto con il CAI, a spedizioni leggere, autonome da iniziative commerciali e formate preferibilmente da giovani alpinisti che abbiano realizzato o progettino di realizzare attività extraeuropea di rilievo, in stile alpino, con buone caratteristiche di stampo esplorativo e nel rispetto dell’ambiente.

Quest’anno, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato ex aequo, a due salite alpinistiche, effettuate entrambe sul Cerro Torre, in  Patagonia (Argentina), dal 25 al 27 gennaio 2022.

Ad aggiudicarsi il Premio,  il novarese Corrado Pesce e l’argentino Tomas Aguilò, per la nuova via  chiamata “La Norte”, aperta sulle pareti Est e Nord, e i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e David Bacci, apritori, sulle stesse pareti,  di Brothers in Arms. Entrambe le vie sono lunghe 1200 metri e presentano difficoltà di 7a.

Corrado Pesce e Tomas Aguilò, durante la discesa, sono stati investiti da una frana di ghiaccio e rocce. Mentre Aguilò è stato in grado di continuare la discesa e a lanciare l’allarme, per Corrado Pesce, purtroppo nulla è stato possibile fare e il giorno dopo, con il miglioramento del tempo, non si è più trovata traccia del corpo. A lui,  il Riconoscimento Paolo Consiglio è stato dunque conferito postumo.

La consegna del Premio Paolo Consiglio 2023 è avvenuta il 20 maggio scorso a Biella, nell’ambito dell’assemblea dei delegati del Cai.

La motiviazione

«Si vuole premiare la salita di due vie nuove, indipendenti al 75%, su una cima emblematica, universalmente riconosciuta come la guglia di roccia più difficile al mondo», recita la motivazione. «La sola idea di percorrere una linea nuova, anche se parzialmente già superata, e di provarla poi effettivamente è indice di estrema determinazione, grandi capacità tecniche e di una maturità alpinistica completa e non comune. La serie di tentativi necessari a portare a termine un progetto di questo tipo, nello stile opportuno e indispensabile a minimizzare i rischi, testimonia il valore assoluto di queste salite. La scalata in stile alpino di queste pareti è un affare oltremodo serio. Percorrere in toto o in parte la parete nord del Torre è poi un momento particolarmente rischioso, per il possibile crollo dei funghi ghiacciati che circondano la vetta – come purtroppo avvenuto durante la discesa su “La Norte”. Come sempre, al di là del valore intrinseco della salita, si vuole premiare il tipo di approccio originale e leggero, nel quale la determinazione e il coraggio di mettersi in gioco rappresentano i cardini sui quali si basa il successo. Non capiterà più l’occasione di dare un premio a ben due salite contemporanee di questo livello».