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9 Novembre 2023

Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

Il Segretario Generale dell’ONU Guterres sui cambiamenti climatici in Himalaya: “Dobbiamo fermare questa follia”

António Guterres in visita a Syangbpoche nel Solukhumbu, Nepal.
©UN Photo/Narendra Shrestha

Appello di Guterres alla comunità internazionale: “è essenziale sostenere il Nepal e gli altri paesi che non contribuiscono al cambiamento climatico ma ne subiscono le conseguenze”

António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite (ONU) è stato in Nepal la scorsa settimana per una visita ufficiale di quattro giorni incentrata sui piani di sostenibilità nel Paese himalayano, una delle aree più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Ha incontrato le comunità locali, in particolare quelle che vivono nelle regioni dell’Everest e dell’Annapurna  e con loro ha discusso delle sfide che devono affrontare a causa del cambiamento climatico.

I ghiacciai del Nepal, incastrati tra due delle economie che emettono più CO2 al mondo, India e Cina, si sono sciolti il 65% più velocemente nell’ultimo decennio rispetto a quello precedente, ha ribadito  il capo delle Nazioni Unite in un videomessaggio, e il Nepal ha perso quasi un terzo dei suoi ghiacciai in poco più di 30 anni.

“In Himalaya,  i ghiacciai si stanno sciogliendo a livelli record. Come in Groenlandia, come in Antartide. Il livello del mare si sta alzando”, ha affermato Guterres a Khumbu. “E qui assistiamo a inondazioni, frane e a comunità che subiscono un impatto drammatico.”
Intere comunità rischiano, infatti, di essere spazzate via dalle piene di laghi e fiumi a causa dello scioglimento dei ghiacciai.

“Sono qui oggi per gridare dal tetto del mondo: basta con questa follia”, ha aggiunto, chiedendo la fine dell'”era dei combustibili fossili”.

“Dobbiamo agire ora per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C, ed evitare il peggio del caos climatico – ha chiesto Guterres in Nepal – Il mondo non può aspettare”.

Il Segretario generale dell’ONU si è impegnato a sensibilizzare il mondo sugli effetti negativi che stanno colpendo le montagne del Nepal e a includere il punto di vista della popolazione locale nelle discussioni dell’imminente Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, COP-28, che si terrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, alla fine di quest’anno. “Il motivo della mia visita era proprio quello di inviare un messaggio chiaro al mondo: è essenziale fermare questa guerra contro la natura”.

Gli studi sul ritiro dei ghiacciai

Secondo uno studio pubblicato l’estate scorsa dal Centro internazionale per lo sviluppo integrato delle montagne (ICIMOD), si prevede che i ghiacciai dell’Hindu Kush, del Karakoram e dell’Himalaya si ridurranno del 30-50% entro il 2100, con un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 gradi Celsius rispetto all’epoca preindustriale. Attualmente gli scienziati ipotizzano che le temperature potrebbero addirittura aumentare di 2,4-2,7 gradi Celsius entro la fine del secolo.

Gli scienziati dell’Università di Maine, negli Stati Uniti, hanno calcolato nel 2022 che il Colle Sud dell’Everest potrebbe risultare completamente privo di ghiaccio entro il 2050. Questo sembra marginale rispetto alle conseguenze previste per le popolazioni delle pianure.

Lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya e di altre catene montuose in tutto il mondo minaccia l’approvvigionamento idrico di oltre 1,6 miliardi di persone, hanno affermato gli scienziati del Maine.