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18 Dicembre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale al K2 2020-2021: Snorri e i Sadpara oltre i 6.000 metri di quota. Ora al CB

Invernale al K2 2020-2021: John Snorri con Alì Sadpara e Said Alì Sadpara. Fonte: J.Snorri/facebook

L’islandese e i due pakistani prevedevano di progredire ulteriormente oggi, ma hanno deciso di scendere al Campo Base, dopo aver fissato le corde fino a Campo 1

John Snorri, Muhammad Ali e Sajid Ali Sadpara ieri hanno sfruttato il primo giorno  di bel tempo  sul K2. Le previsioni danno condizioni favorevoli anche per oggi venerdì 18 (cielo sereno e poco vento), ma i tre  hanno deciso di scendere al Campo Base, per recuperare le forze.

Le temperature sono estremamente rigide a queste altezze del Karakorum in questo periodo dell’anno: con massime di -20º C a 5.000 metri (BC), -30ºC a 6.000 metri (C1) e intorno a -35º C a 7.000 metri.

Nel primo dei due giorni di lavoro in montagna, e secondo quanto indicato dal GPS di John Snorri, i tre avrebbero raggiunto i 6.050 metri. Questa è l’altezza approssimativa del piccolo passo dove normalmente si trova il Campo 1 sulla via dello Sperone degli Abruzzi.

Si tratta della seconda rotazione  sulla montagna per  Snorri e i Sadpara. Vale la pena ricordare che nella prima, svoltasi la scorsa settimana, hanno raggiunto il CBA (5.300 m) e sono saliti a circa 5.600 metri sulla via per C1. In quell’occasione, la presunta finestra di due giorni di bel tempo si è ridotta a un solo giorno e gli alpinisti sono stati costretti a scendere al campo base nel mezzo di una tormenta.

Altri team in arrivo al CB del K2

Nel frattempo, altre due squadre si stanno avvicinando al campo base invernale del K2. Da un lato, Mingma Gyalje Sherpa, Dawa Tenzin Sherpa e Kili Pemba Sherpa, che progettano di raggiungere il Campo Base in tre o quattro giorni (tra il 20 o  il 21 dicembre). Per contro, Chhang Dawa Sherpa e altri undici Sherpa, membri del primo contingente  della spedizione di Seven Summit Treks, dovrebbero aver iniziato ieri il loro trekking del Baltoro, e dovrebbero arrivare al Campo Base in una settimana circa.

Chhang Dawa Sherpa è il leader della più grande spedizione invernale al K2  e  vedrà Sergi Mingote come co-leader sulla montagna. Il gruppo, organizzato sotto l’egida dell’agenzia nepalese Seven Summit Treks (di proprietà di Dawa e dei suoi tre fratelli), sosterrà anche Nirmal Purja, che godrà di autonomia in termini di strategia nel suo tentativo.
Sempre con SST, ci sarà un gruppo  di alpinisti-clienti che arriveranno al K2 come parte della spedizione commerciale. In totale, Seven Summit Treks è in possesso di 58 permessi di salita per questa spedizione invernale al K2, 29 dei quali sono per sherpa nepalesi.

Le identità di tutti i membri della spedizione non sono ancora state completamente comunicate. Nelle ultime ore ci sono stati altri tre confermati. Il primo è il polacco Oswald Rodrigo Pereira, che negli ultimi anni ha preso parte al programma invernale polacco himalayano e accompagnerà la sua connazionale Magdalena Gorzkowska, come cine-operatore della spedizione, secondo quanto reso noto dalla spagola Desnivel. Annunciate anche altre due donne al campo base del K2 quest’inverno: la 35enne canadese Marie Pierre Desharnais, che lo scorso anno ha raggiunto la vetta del Manaslu, ha completato il suo acclimatamento in Nepal con Nirmal Purja ed è già partita per il Pakistan, e la diciannovenne britannica Adriana Brownlee, senza esperienza in alta quota, che ha come obiettivo principale le Seven Summits e prevede di tentare anche l’Everest in primavera.

Sono davvero tanti coloro che quest’anno tenteranno la prima invernale dell’unico Ottomila ancora inviolato nella stagione più fredda. Simone Moro, che detiene ben quattro prime invernali sugli Ottomila,  ritiene si parli poco di un aspetto: la resistenza psicologica, necessaria per sopportare i lunghi e rigidi giorni sul K2, nell’attesa delle rare finestre meteo favorevoli. Ne parla in un’intervista rilasciata a Sandro Filippini.