MENU

19 Gennaio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale al K2. La forza del vento non ferma i polacchi che tornano alla carica, verso quota 6200 m

Al CB del K2, gennaio 2018. arch. polskihimalaizmzimowy.pl

Dopo aver raggiunto i 5.900 metri, oggi sono al lavoro sulla via Adam Bielecki, Artur Małek, Marek Chmielarski e Marcin Kaczkan. Cercheranno di installare il loro primo campo in quota domani, a 6.200 metri

mountaiLa forte spedizione polacca impegnata nell’invernale sul K2 (8.611 m) procede lentamente ma inesorabilmente, al ritmo consentito dalle condizioni climatiche avverse.

Domenica scorsa gli alpinisti  hanno attrezzato la montagna fino a quota 5.600 metri e due giorni dopo, nonostante il maltempo, il duo formato da Denis Urubko e Janusz Golab è riuscito ad arrivare a quota 5.900 metri. Tuttavia Krzysztof Wielicki e il suo team hanno deciso di non installare lì il Campo 1, ma a circa 6.200 metri, facendo a meno di uno dei campi classici, riducendo così, dides un giorno, la salita.

Con questo nuovo obiettivo, oggi un gruppo formato da Adam Bielecki, Artur Małek, Marek Chmielarski e Marcin Kaczkan ha lasciato il Campo Base. Il loro compito è quello di continuare ad attrezzare la via in modo che sabato il team  possa montare quel Campo 1.

La squadra polacca al CB del K2, gennaio 2018. Fonte: Sarwar Taqi Shigri

Le condizioni meteorologiche in inverno, al K2,  sono molto dure, soprattutto a causa  dei  fortissimi venti. Tuttavia, per i prossimi giorni, le previsioni sono buone. Domani, a 6.000 metri, si prevedono  temperature favorevoli, con massime fino  a -20° C (-30° C), cielo sereno e venti quasi inesistenti. Da tenere presente che  oggi le temperature registrate sono di -26° C , con venti da 45 a 50 km/h.

Anche se domenica e lunedì i venti potrebbero aumentare un po’, per stabilizzarsi nuovamente a 50 km/h, le temperature si dovrebbero mantenere intorno a -20 ° C. A partire da martedì, si prevedono venti deboli per tutta la settimana. Anche se le temperature potrebbero anche diminuire in modo significativo, la forza del vento è una delle preoccupazioni principali per i membri della spedizione, che potrebbero anche prendere in considerazione l’idea di attrezzare la via fino al campo successivo, a circa 7.000 metri.

Fonte