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21 Febbraio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale all’Everest. Iniziato il tentativo senza ossigeno di Alex Txikon, già a 6500 metri

Everest: posizione di Alex Txikon indicato dal localizzatore dell’alpinista basco

Aggiornamento: Txikon ha confermato arrivo al Campo 2, di tutta la squadra.

Il tracker dell’alpinista lo colloca a circa 6.500 metri di quota oltre la cascata di ghiaccio del Khumbu e quasi a Campo 2. La vetta è prevista per il 24 o il 25 febbraio

Come anticipato ieri, il basco Álex Txikon, il pakistano Ali Sadpara e cinque sherpa,  sono partiti questa mattina dal Campo Base dell’Everest, con l’obiettivo di tentare la vetta il prossimo fine settimana.

Il team questa mattina ha raggiunto il Campo 1 (6.000 metri) e superto l’Ice Fall del Khumbu, lasciando dietro di sé una delle sezioni più pericolose della via normale della parete Sud. Il tracker di Txikon ora lo colloca nella Valle del Silenzio, a quasi 6500 metri di quota, quasi a Campo 2.

Alex Txikon non utilizzerà ossigeno supplementare, a differenza dei cinque sherpa e, forse, di Ali Sadpara.

Álex Txikon e i suoi compagni avanzano lungo la via normale del versante meridionale (Nepalese) dell’Everest. È l’itinerario utilizzato da Edmund Hillary e Tenzing Norgay nella prima salita al tetto del mondo nel 1953. Tuttavia, c’è una sola vetta raggiunta in inverno e senza ossigeno, di Ang Rita Sherpa, il 22 dicembre 1987 (che, secondo le regole attuali, per alcuni non è da considerare una prima invernale integrale).

Il Percorso

Dal campo base, situato a circa 5.300 metri, il primo ostacolo da superare è il Khumbu Icefall, blocchi di ghiaccio in costante movimento e anche il tratto più pericoloso dell’intero percorso. I suoi maggiori rischi sono prima del Campo 1 (6.000 m), una sezione perfettamente equipaggiata con corde e scale fisse che aiutano a superare fessure e passaggi complicati.

Sopra la cascata del Khumbu si estende l’ampia Valle del Silenzio (o Cwm occidentale), dove si trova solitamente il Campo 2 (6.400 m), che in primavera diventa una sorta di campo base avanzato, con tutti i comfort . È un luogo sicuro e appropriato per riacquistare forza, anche se Álex Txikon (che lo ha collocato leggermente più in alto, a 6500 m), dovrà risistemarlo perché il vento ha distrutto le tende che erano state piazzate.

Alla fine della Valle del Silenzio, la via dell’Everest sale sulla parete ripida del Lhotse e vede il C3 a circa 7.200 m, ancora su un percorso comune per la salita sia dell’Everest che del vicino Lhotse.

Successivamente, il percorso dell’Everest è separato da quello del Lhotse, girando a sinistra si va al Colle Sur (8.000 m), che separa entrambe le montagne e che permette di arrivare al Campo 4. Per raggiungerlo, è necessario superare due importanti punti di riferimento e con qualche difficoltà: la striscia gialla e lo sperone Ginevra.

Molti dicono che la salita dell’Everest inizia effettivamente a Colle Sud. Da qui, gli alpinisti devono salire il Balcone (8.300 m), che dà accesso alla cresta sud-est, che culmina nel cosiddetto Cumbre Sur (8.700 m), una piccola antecima. L’ultimo ostacolo prima della vetta è il famoso Hillary Step (8.790 m). (Fonte: Desnivel)

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