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26 Maggio 2017

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Janusz Adamski, dopo la traversata dell’Everest: “Non mi pento di quello che ho fatto!”

Janusz Adamski con la figlia, prima di lasciare la Polonia. Fonte: facebook

Adamski, primo polacco e 15° uomo al mondo ad attraversare l’Everest (senza permesso): “Sono pronto ad affrontare ogni battaglia legale in Nepal per salvaguardare quello che è il massimo risultato della mia vita”

Il polacco Janusz Adamski, che ha scalato il Monte Everest dal versante tibetano e attraversato il Nepal dal “tetto del mondo“, ha dichiarato di averlo fatto nonostante la consapevolezza che la sua impresa avrebbe potuto metterlo in grave difficoltà in quest’ultimo paese.

Secondo quanto riportato su The Himalayan Times, l’alpinista avrebbe rilasciato un’intervista telefonica alla loro redazione,  ieri pomeriggio, in cui ha comunicato la sua soddisfazione per essere diventato il primo polacco e il 15° uomo al mondo ad attraversare la montagna, precisando: “Sono pronto ad affrontare ogni battaglia legale in Nepal per salvaguardare quello che è il massimo risultato della mia vita”, ha detto. “Non mi pento di quello che ho fatto”.

Dopo un mese di attività di acclimatazione in Tibet, Janusz ha dichiarato di aver raggiunto la vetta dell’Everest da Colle Nord il 21 maggio per poi iniziare la sua discesa da Colle Sud, in Nepal, nello stesso giorno. “Non sono riuscito a farlo senza utilizzare l’ossigeno supplementare, secondo quello che era il progetto”.

Secondo Janusz, non esistono confini sulle montagne. Il polacco avrebbe detto che era ben consapevole delle regole inerenti l’immigrazione e l’arrampicata in Nepal e in Tibet, e affermato: “Poiché non è previsto il rilascio di permessi di attraversata in entrambi i paesi, ho dovuto farla illegalmente per soddisfare il mio sogno di una vita”.

Selfie di Janusz Adamski, Everest. Fonte: facebook No Oxygen Solo Everest Expedition 2017

Il 49enne ha inoltre precisato che insieme ad Andrzej (Andrew) Ziółkowski, che ha coordinato il suo progetto sul Mt Everest, scenderà a Lukla nella giornata di oggi. “Saremo a Katmandu in quattro giorni per incontrare i funzionari DoT”, ha aggiunto.

Il Dipartimento del Turismo considera l’attraversamento del Mt Everest come un’attività illegale e l’associazione alpinistica tibetana in Cina ha confermato che non ha mai rilasciato permessi per attraversare la montagna.

I funzionari del DoT hanno inoltre segnalato che, se dichiarato colpevole, all’alpinista “Potrebbe essere vietato l’ingresso in Nepal per cinque anni o vietata la scalata per dieci anni, oltre che inflitta una sanzione di $ 22.000”.

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