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12 Febbraio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

La spedizione invernale al K2 abbandona la Cesen per lo Sperone degli Abruzzi

K2, Sperone degli Abruzzi. Fonte: wikipedia

La spedizione invernale al K2 cambia rotta

Dopo gli incidenti dei giorni scorsi, che hanno visto protagonisti Adam Bielecki e Rafal Fronia, colpiti entrambi dai massi, cambiano i programmi della spedizione invernale al K2 che  lascia la via Cesen (via dei Baschi) e decide di attaccare la montagna dalla via normale, attraverso lo Sperone degli Abruzzi.

Questo significa montare nuovamente tutti i campi e attrezzare il percorso, cosa non semplice, tenendo conto che il termine ultimo per completare l’invernale è il 20 marzo (anche se alcuni componenti della squadra ritengono sia fine febbraio)

Ieri si sono già mossi sullo Sperone Abruzzi, Janusz Golab e Maciek Bedrejczuk, che hanno raggiunto per la prima volta quota 5650 metri, ritornando poi a 5300 metri, in una tenda che hanno collocato alla base della parete e che servirà come base.

Oggi Denis Urubko ha lasciato il Campo Base per una ricognizione sopra il C1.
Nel pomeriggio,  Marcin Kaczkan e Piotr Tomala potrebbero riuscire ad attrezzare la via da C1 fin sopra il C2, sempre che le condizioni meteo lo permettano.

Descrizione della via

Lo Sperone degli Abruzzi segue la cresta sud-est e comincia a circa 5400 metri, luogo dove si può installare un campo base avanzato sopra al ghiacciaio Godwin-Austen. Dopo una serie di difficoltà iniziali (pericolo di caduta di materiale roccioso dalle sezioni soprastanti) e dopo aver stazionato al Campo 1 a quota 6000 metri, si presenta le prima delle due famose e difficili arrampicate: il Camino (House Chimney) superato il quale ci si riposa al Campo 2, posto sotto a una roccia su un tratto molto ventoso ed esposto. La salita verso il Campo 3 (a circa 6700 m) costringe l’alpinista ad affrontare la sezione più tecnica dell’intera scalata, la famigerata Piramide Nera (The Black Pyramid), un misto di roccia e ghiaccio praticamente verticale; al termine della Piramide si trova il Campo 3, a circa 7250 m, dove inizia un tratto nevoso con pendenze meno ripide, tra i 25 e i 45 gradi, ma sempre esposto ai freddi venti che si incanalano tra il K2 e il vicino Broad Peak e al rischio valanghe. Al termine dei pendii si giunge alla evidente Spalla (The Shoulder) dove si piazza il Campo 4 ad una quota variabile tra i 7500 e gli 8000 m a seconda delle condizioni meteorologiche. L’ultimo grande ostacolo per la vetta, situato a 8300 metri circa, è il Collo di Bottiglia (The Bottleneck), un couloir lungo circa 100 metri pericolosamente vicino a un muro di seracchi nella parte sommitale est e dopo aver attraversato un ultimo tratto nevoso, si raggiunge finalmente la cima. (Wikipedia)