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10 Agosto 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Mingma G si prepara al tentativo autunnale sul Nanga Parbat (8125 m)

Mingma-G.-Fonte-facebook

Per il nepalese, la nona montagna più alta della Terra è adatta ad essere scalata in autunno

Una parte della squadra di Imagine Nepal è tornata in Nepal per preparare la spedizione autunnale al Manaslu, un’altra è a Skardu dove sta recuperando energie e completando i preparativi prima di iniziare il tentativo  sul Nanga Parbat (8125 m).
Mingma G, titolare dell’operatore nepalese, è convinto che le variazioni climatiche degli ultimi anni rendano, questo, il momento migliore per scalare il Nanga Parbat:
“E’ la seconda volta che tento il Nanga Parbat in autunno e questa volta dimosterò sicuramente che il Nanga  è una montagna adatta ad essere scalata nella stagione autunnale – scrive Mingma G –  Questo permetterà di avere due stagioni di arrampicata in Pakistan. Personalmente mi piace molto la zona del Nanga Parbat. Il trekking al suo campo base è molto interessante. Lo stile di vita in quella zona mi ricorda la mia infanzia e il mio paese, nessuna modernità. Le persone laggiù hanno lo stesso stile di vita con cui io sono cresciuto.[…].”

 

“Il Nanga Parbat viene solitamente scalato in giugno-luglio con tempo prevalentemente nuvoloso – si legge sul sito di Image Nepal –  Il nostro team  ha effettuato la prima salita autunnale il 2 ottobre 2017. A giugno-luglio c’è neve alta e possibilità di valanghe, ma a settembre-ottobre la situazione è completamente diversa. La stagione autunnale è il periodo migliore per scalare il Nanga Parbat perché non c’è rischio di valanghe e gli scalatori non devono affrontare la neve alta. Inoltre, il tempo a settembre-ottobre è più soleggiato e il cielo è limpido.”

Nanga Parbat

Nanga Parbat, Karakorum. Foto:Guilhem Vellut/Fonte:Wikipedia

Situato al confine tra Pakistan e India, è la nona montagna più alta del mondo con i suoi 8125 metri. Nanga significa nudo e Parbat significa montagna. La montagna è conosciuta localmente con il nome tibetano Diamer o Deo Mir, che significa “enorme montagna”. Il Nanga forma l’ancora occidentale della catena himalayana ed è l’ottomila più occidentale. È separato dal Karakoram dal possente fiume Indo. La prima spedizione al Nanga Parbat fu quella britannica guidata da A. F. Mummery nel 1895, ma fu scalato per la prima volta nel 1953 da una spedizione austro-tedesca. Hermann Buhl realizzò la prima salita il 3 luglio di quell’anno dopo un tortuoso calvario di 41 ore in solitaria e senza ossigeno supplementare. La via normale del Nanga Parbat non è estremamente tecnica, ma è lunga ed esposta. Gli alpinisti hanno tentato di scalare la sua cima attraverso diverse vie, ma solo pochi fortunati ci sono riusciti.

Morti dopo avere raggiunto la vetta: 335; 68 tasso di mortalità dopo la vetta: 20,30% (Fonte: Image Nepal).