MENU

19 Ottobre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Mt. Trishul (7.120 m): valanga travolge una spedizione indiana

Trishul, India, visto da Kausani. Fonte wikipedia

Ritrovati i corpi  di quattro scalatori dispersi, su sei

Una spedizione alpinistica della Marina indiana, è stata travolta da una valanga l’1 ottobre scorso nello stato indiano dell’Uttarakhand,  mentre tentava di raggiungere la vetta del Mt. Trishul (7.120 metri), nella regione del Garhwal.

La valanga ha investito 10 dei 20 alpinisti del team, insieme a diversi sherpa, intorno alle 5:30 del mattino, mentre il gruppo si trovava a meno di 400 metri dalla vetta. Sei le persone che risultavano disperse subito dopo il distacco.

Quattro i corpi recuperati,  trasferiti a Joshimath il 2 ottobre. Non si hanno ancora notizie di un quinto alpinista, il tenente Cdr. Shashank Tiwari, e di uno sherpa, di cui non si conosce il nome.

Secondo quanto riportato nell’account Twitter ufficiale della Marina indiana, hanno perso la vita il tenente Cdr. Rajnikant Yadav, del tenente Cdr. Yogesh Tiwari, tenente Cdr. Anant Kukreti e del Sottufficiale Capo MCPO II Hari Om.

Il gruppo,  ha iniziato la spedizione  verso il campo base del Trishul il 4 settembre scorso. La spedizione rientra nel programma militare organizzato per celebrare il 50° anniversario dello Swarnim Vijay Varsh, in cui si commemora l’intervento indiano nella guerra di liberazione del Bangladesh nel 1971, che portò all’indipendenza della nazione dal vicino Pakistan. Sempre nell’ambito delle celebrazioni, si sono svolti altri eventi sportivi: un tour di 3.700 miglia a cui hanno partecipato 50 motociclisti della Marina e un tour in bicicletta di 435 miglia, in cui si sono impegnati i membri dell’aeronautica indiana.

Alla spedizione al Trishul, ha partecipato anche l’indiana Kamya Karthikeyan,  13 anni, la più giovane scalatrice  in vetta all’Aconcagua (6.961 metri) nel 2020, all’età di soli 12 anni, insieme a suo padre (ufficiale della marina). I due si sono salvati.

Tutti i membri della spedizione, erano alpinisti e atleti affermati, con all’attivo dozzine di vette indiane, tra cui Stok Kangri (6.153 metri), Kun Peak (7.077 metri), Abi Gamin (7.355 metri) e Kamet (7.756 metri).

Tutti e quattro gli alpinisti deceduti e di cui sono stati recuperati i corpi, Rajnikant Yadav, Anant Kukreti, Yogesh Tiwari e Hari Om, avevano partecipato  alla spedizione della Marina indiana “Everest 2017”. Tre di loro, tranne Tiwari, avevano scalato con successo il “Tetto del mondo” attraverso Colle Sud. Anche Shashank Tiwari, il quinto alpinista scomparso sul Trishul, insieme allo sherpa, aveva fatto parte della spedizione “Everest 2017” raggiungendo per primo il vertice.

Yogesh Tiwari e Yadav, insieme, detenevano un record mondiale, per aver affrontato 11 Passi di montagna pedalando per 560 miglia, senza sosta, in 90 ore. Entrambi erano anche ottimi ultra-runner. Tiwari aveva stabilito un record all’Hell Race High 5 nel 2019, correndo cinque maratone in cinque giorni su Passi d’alta quota.

L’ultimo aggiornamento della Marina indiana risale al 5 ottobre: in campo elicotteri e squadre di terra del personale dell’esercito indiano e un team di esperti alpinisti del Nehru Institute of Mountaineering (NIM), guidato dal colonnello Amit Bisht.