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1 Ottobre 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Nirmal Purja scalerà lo Shisha Pangma

Nirmal Purja verso la vetta del Manaslu il 27 settembre 2019. Fonte: THT

La via diplomatica apre le porte dello Shisha Pangma al nepalese. Se riuscirà a scalarlo entro novembre, “Nims” avrà conquistato tutti i 14 Ottomila in sette mesi

La Cina consentirà a Nirmal Purja di scalare lo Shisha Pangma. La via diplomatica ha aperto le speranze per l’alpinista nepalese di scalare l’ultimo Ottomila che gli manca per completare il suo Project Possible,  nelle prossime settimane e conquistare così l’ultimo dei 14  Ottomila, nel tempo record di 7 mesi.

Dopo aver raggiunto la vetta del Manaslu (8.156 m), il suo 13° Ottomila, venerdì 13 settembre 2019, l’ultimo ostacolo per Nirmal è stata la chiusura alle scalate dello Shisha Pangma (8.013 m) da parte delle autorità cinesi, per motivi di sicurezza.

Il lavoro diplomatico del governo nepalese, insieme alla pressione internazionale, sembra aver giocato a favore dello scalatore.

La Cina rilascerà un’autorizzazione speciale per la scalata dell’ottomila nel mese di novembre. Dawa Sherpa, amministratore delegato di Climbalaya Treks, ha confermato a  THT di aver ricevuto un messaggio dall’Associazione alpinistica cinese e tibetana secondo cui il team guidato da Purja otterrà un permesso speciale per scalare lo Shisha Pangma, su richiesta del governo nepalese.

L’ambasciata rimarrà chiusa per tutta la settimana per commemorare i 70 anni della Rivoluzione cinese, quindi il rilascio dei permessi non avverrà fino a martedì 8 ottobre.

L’ex soldato dell’esercito britannico aveva già reso pubblico il suo piano “B”, qualora il permesso per lo Shisha Pangma non fosse stato concesso: il Gyachung Kamg (7.952 m), la 15a montagna più alta della Terra.

Purja, ora è a Samagaun, in attesa di un volo in elicottero per Kathmandu.