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26 Gennaio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Ore di paura sul Nanga Parbat: Tomek Mackiewicz ed Elisabeth Revol in difficoltà

Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz, Nanga Parbat. Fonte: Facebook

Il polacco avrebbe accusato un problema di vista già da qualche tempo

Dopo le notizie di ieri, che davano Tomek Mackiewicz ed Elisabeth Revol a quota 7400  metri, impegnati nell’attacco alla vetta del Nanga Parbat, giungono oggi informazioni preoccupanti, in quanto il polacco avrebbe accusato  gravi problemi alla vista.

Secondo quanto riportato questa mattina su gazzetta.it Tomek Mackiewicz ed Elisabeth Revol starebbero lentamente scendendo. Dal quotidiano sportivo: “Ora dovrebbero essere a quota 7200 quindi ormai sulla via Messner-Eisendle, che non presenta difficoltà. Per loro c’è una sola possibilità di soccorso e a quanto comunica dalla Polonia Janusz Majer, che è il coordinatore della spedizione invernale al K2, è stata subito attivata. Ecco il suo messaggio: “Abbiamo ricevuto informazioni dalla Francia ieri sera. Elisabeth Revol e Tomasz Mackiewicz sono rimasti bloccati a un’altitudine di circa 7.400 metri sotto la cupola superiore. Dopo una notte trascorsa a questa altitudine, cercano di scendere. Al momento sono ancora a 7.400 m di altitudine. È stata organizzata un’operazione di salvataggio, coordinata dalle Ambasciate di Francia e Polonia. Il team comprende anche Robert Szymczak, medico di alta quota e scalatore. Il campo base del K2 è stato informato della situazione. Una decisione è stata presa: 4 alpinisti della spedizione (con equipaggiamento di soccorso e ossigeno artificiale) sono in attesa di informazioni sull’elicottero (possibilità di volo) per avviare dalla base K2 un’operazione di salvataggio al Nanga Parbat. Vi informeremo sui prossimi passi. Janusz Majer”. Il problema sono i tempi necessari a organizzare il volo dell’elicottero fino al campo base del K2 e da lì al Nanga Parbat. E poi le condizioni meteo, che consentano il volo. Dal campo base del Nanga Parbat, ci vuole una giornata di marcia (tanto aveva impiegato Simone Moro) per arrivare oltre il seracco che c’è ai piedi della via Messner-Eisendle. È quindi necessario che Revol e Mackiewicz, come stanno lentamente facendo nonostante i problemi di vista del polacco, riescano a scendere.

Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz, Nanga Parbat, 2015. Fonte: www.youtube.com

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