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22 Marzo 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Shisha Pangma: al via due missioni per recuperare i corpi di Anna Gutu, Migmar Sherpa, Gina Marie Rzucidlo e Tenjen Lama Sherpa

Shisha Pangma, Fonte THT

A distanza di sei mesi dalla scomparsa dei quattro alpinisti, due team guidati da Nirmal Purja e Kristin Harila  ritornano sull’Ottomila per recuperare i loro corpi

Il 7 ottobre 2023,  la statunitense Anna Gutu e il nepalese Migmar Sherpa morirono travolti da una valanga sullo Shisha Pangma (8.027 m), in Tibet (Cina), mentre si trovavano a 7800 metri ca. di quota. Le salme furono portate al Campo 2, dove ancora giacciono, adeguatamente protette.
Alcuni giorni fa Nirmal ‘Nims ‘ Purja, titolare  dell’agenzia Elite Exped,  ha riferito che, dopo un iter “incredibilmente impegnativo”, ad aprile partirà per l’ottomila, insieme al suo team Elite Exped, per recuperare i corpi dei due alpinisti e rimpatriarli.
È stata necessaria la collaborazione del governo degli Stati Uniti. USA , l’ambasciata del Nepal a Pechino e la NMA (Nepal Mountaineering Association) per ottenere il permesso dalla Cina.

Oltre ad Anna e Mingmar, ad ottobre persero la vita  sulla montagna anche altri due alpinisti: l’americana  Gina Marie Rzucidlo e la sua guida nepalese Tenjen Lama Sherpa che,  a differenza dei primi due, non furono localizzati.

La norvegese Kristin Harila – che 
nel luglio 2023  con Tenjen stabilì un record mondiale, scalando tutti i quattordici Ottomila in soli 92 giorni –  ha aperto una campagna di raccolta fondi per avviare in primavera le operazione di ricerca di Gina e Lama.
Entrambi, indossavano degli apparecchi Recco, quindi ci sono buone possibilità  di poterli ritrovare.

Kristin Harila e Tenjen Lama Sherpa. Fonte kristinharila.com