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20 Gennaio 2023

Ice Climbing · Vertical · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Simon Gietl, Aaron Durogati e Davide Prandini aprono una via di misto su Cima Somamunt in Dolomiti

Simon Gietl sulla prima salita di Felsenkeller M7+, WI5+ . Foto arch. Simon Gietl

“Ha tutte le condizioni per diventare una classica”, ha commentato Gietl

All’inizio di gennaio 2023, Simon Gietl, Aaron Durogati e Davide Prandini hanno effettuato la prima salita di una nuova e interessante via di misto su Cima Somamunt, in Val Badia (Dolomiti).
Aperta in due riprese, la linea è stata battezzata Felsenkeller” (M7+, WI5+). Secondo Gietl, “ha tutte le condizioni per diventare una classica”.

Durante una gita di scialpinismo in Val Badia effettuata a fine anno con alcuni clienti, Simon Gietl ha notato una evidente cascata di ghiaccio sulla parete nord di Cima Somamunt. Tornato il 2 gennaio con Aaron Durogati, i due hanno salito la colata a destra. Solo quando Gietl si è imbattuto in uno spit verso la fine del primo tiro si è reso conto che era già stata salita e, non sapendo se si trattasse di una via estiva o invernale, i due hanno proseguito fino in cima. Tornati a casa, hanno fatto qualche ricerca e si sono resi conto di aver salito la “Schorschs Weinfall”, aperta il 10 dicembre 2017 da Manuel Baumgartner e Simon Kehrer, che erano tornati indietro dopo tre tiri, dove il ghiaccio terminava.

Poiché Gietl e Durogati avevano aperto cinque nuovi tiri mentre si spingevano verso la cima, e poiché sembrava loro fattibile salire la cascata di ghiaccio sulla sinistra, Gietl è tornato due giorni dopo con Davide Prandini per aggiungere una partenza indipendente. Due tiri rispettivamente di M7+ e M5+ hanno portato gli alpinisti sulle difficoltà principali e a questo punto, dato che Gietl era già salito alla sella 48 ore prima, i due sono scesi.

La discesa è stata effettuata in corda doppia.

Simon Gietl,  Aaron Durogati e Davide Prandini aprono una nuova via di misto su Cima Somamunt, in Val Badia (Dolomiti): Felsenkeller. Foto arch. Simon Gietl