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16 Settembre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Orientali · Aree Montane

Tamara Lunger oggi a Borgo Valsugana per la rassegna Generazioni

Tamara Lunger. Fonte: Generazioni

Incontro con l’atleta altoatesina che dialogherà di montagna, vita e senso del limite con Paolo Florio

Oggi, mercoledì 16 settembre, la rassegna Generazioni fa tappa a Borgo Valsugana per parlare di montagna e alpinismo. La protagonista è l’atleta altoatesina Tamara Lunger, campionessa italiana e mondiale di scialpinismo, ma anche esploratrice appassionata e amante delle sfide ad alta quota. Da inizio luglio, Lunger è impegnata nel “Tamara Tour Italia”, con l’obiettivo di scalare la vetta più alta di ciascuna regione italiana.

A Borgo Valsugana, Tamara Lunger racconterà la sua vita, fatta di passioni e coraggio nel corso dell’incontro “Dopo la pioggia arriva il sole… promesso!”. Condurrà  Paolo Florio, direttore del magazine “InSide Events & Culture”.

In caso di maltempo l’evento si terrà presso l’area coperta di Piazzale Bludenz.

L’evento, in programma alle 18.00 in piazza Degasperi, è a ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria su www.generazioni.online.

Tamara Lunger

Tamara Lunger. Fonte: press

Tamara Lunger ha 34 anni, ma da tempo è entrata nella storia della montagna italiana. Seguendo l’esempio del padre Hansjörg, fin da giovanissima ha partecipato a gare di scialpinismo e corsa in montagna. Nel 2002 inizia a cimentarsi nelle competizioni di scialpinismo. Come membro della squadra nazionale è riuscita a vincere titoli importanti: campionessa italiana nel 2006 e 2008, vice-campionessa nel 2007, ha vinto la Pierra Menta nel 2007 e nel 2008 e anche il titolo di campione del mondo sulla lunga distanza sempre nel 2008.

Ma a Tamara le sfide non bastano mai, così decide di alzare ancora l’asticella. Nel 2009, la prima esperienza alpinistica sull’Island Peak, in Nepal; l’anno successivo, a soli 23 anni, è la donna più giovane a conquistare il Lhotse, quarta montagna più alta della Terra; nel 2014, scala senza ossigeno il K2, seconda vetta più alta al mondo; nel 2016 tenta il Nanga Parbat in inverno, ma è costretta a fermarsi a 70 metri dalla vetta.

Quest’anno, terminato il lockdown, Tamara decide di dedicarsi a un’impresa forse meno estrema delle precedenti, ma con un enorme significato simbolico. Il 1° luglio è partito infatti il suo “Tamara Tour Italia” che la sta portando a scalare la vetta più alta di ciascuna regione italiana.