MENU

2 Settembre 2016

Corsa in Montagna · Running · Europa

TRANSPYRENEA 2016: LA COPPIA TASSELLI-MORI SUPERA LA PROVA ESTREMA!

Marco Mori e Cristina Tasselli, Transpyrenea 2016. Fonte: www.trailrunningmovement.com

Marco Mori e Cristina Tasselli, Transpyrenea 2016. Fonte: www.trailrunningmovement.com

VINTA LA SFIDA ESTREMA DI 900 KM DI CORSA ALLA TRANSPYRENEA DALLA COPPIA DI ATLETI ITALIANI CRISTINA TASSELLI E MARCO MORI.

La sfida ha il sapore di un’impresa incredibile al limite delle possibilità umane. La distanza di gara è equivalente a correre 21 maratone su strada ma in montagna. Il dislivello infatti corrisponde a salire e scendere 11 volte di fila il Monte Bianco, la montagna più alta di Europa. La gara si svolge nel Sud dell’Europa, sui Pirenei, al confine tra Francia e Spagna, lungo il sentiero GR10 che da Le Perthus sul Mediterraneo conduce ad Hendaye sull’Atlantico. Si chiama TransPyrenea ed è alla prima edizione, una prima assoluta si corsa lungo tutto il GR10 non stop giorno e notte, salendo e scendendo per montagne alte anche 3.000 metri per un totale di 55.000mt di dislivello. Cristina Tasselli e Marco Mori hanno impiegato 13 giorni per terminare la gara arrivando rispettivamente 3° donna e 1° italiana e 9° uomo assoluti. Hanno sfidato i migliori campioni provenienti da cinque continenti, in tutto 350 atleti già esperti di corsa in montagna o nel deserto, di cui solo 65 hanno terminato la competizione.

Marco e Cristina, nati nello stesso giorno, sono moglie e marito, genitori, manager di azienda e tra tutti gli impegni coltivano anche la passione sportiva della corsa in montagna: il trail running.

L’idea di partecipare alla prima edizione della gara internazionale di corsa in montagna più lunga al mondo è venuta a lui, ma Cristina non ha esitato un attimo ad accettare la folle idea, d’altronde sono 19 anni che si conoscono e da allora hanno sempre condiviso ogni esperienza e sfida.
I due atleti della Trail Running Moviment hanno accettato di partecipare alla gara dopo aver accumulato diverse esperienze sportive di ultra trail running (corsa in montagna con distanza oltre i 100km). Tanto che tutta l’esperienza acquisita è oggi messa a disposizione su sito e social network della società sportiva  tramite i quali dispensano consigli e propongono programmi di allenamento per la preparazione di gare endurance come l’Ultra Trail intorno al Monte Bianco (167km), il Tor des Géants della Valle d’Aosta (330km) e tante altre.

Per riuscire ad affrontare l’impresa di percorrere 900 km, con uno zaino di 5kg, riposandosi solo poche ore al giorno ci sono voluti anni di allenamento e uno interamente dedicato. Sono state utilizzate alcune tecniche innovative per sviluppare l’endurance, cioè la capacità di gestire lo sforzo atletico per giorni consecutivi, riducendo i tempi di riposo ad una media di 2 ore ogni 18-20h di corsa, oltre alla ricerca dei migliori materiali per abbigliamento e attrezzatura” spiega Cristina Tasselli. E Marco Mori aggiunge “Abbiamo raccolto le informazioni disponibili sulle migliori tecniche di allenamento utilizzate da ultra maratoneti, ma anche dai Marines americani e dagli Skipper internazionali, che attraversano in solitaria gli oceani. I dati sono stati confrontati con alcune ricerche medico scientifiche sugli sport di endurance condotte dal CNR di Pisa, coadiuvate dalla dott.ssa Lorenza Pratali, ed infine rielaborati per creare un nostro protocollo”. La scelta degli alimenti ed integratori è stata condivisa con l’esperto nutrizionista Dott.ssa Felicina Biorci docente alla UniTO e membro del Comitato Scientifico della SANIS.

E per mangiare? “E’ una bella domanda!” risponde Marco. “In queste gare saltano i classici orari dei pasti, poiché i pasti principali possono essere consumati solo nei Check Point e nelle Basi Vita”. “Abbiamo mangiato alle 10 di mattina la pasta come alle 2 di notte la colazione” aggiunge Cristina.

Il momento più difficile per tutti i concorrenti è stato quando si sono formate le vesciche ai piedi, a causa del maltempo, del caldo e della tecnicità dei terreni, che in alcuni casi hanno portato a delle infezioni e conseguentemente hanno imposto il ritiro di molti atleti.

I ricordi più belli per Cristina e Marco sono legati alle emozioni di fronte ai paesaggi incantevoli, alle difficoltà e alle notti condivise con atleti stranieri provenienti da tutto il mondo e all’arrivo ad Hendaye, sul mare, traguardo di un’impresa che ancora oggi sembra incredibile ad entrambi.

Fonte: press evento