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28 Dicembre 2016

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

A TU PER TU CON … NIVES MEROI E ROMANO BENET. Bevera di Sirtori (LC), 9 febbraio 2017

Romano Benet e Nives Meroi. Foto arch. Meroi/Benet

NIVES MEROI E ROMANO BENET IL 9 FEBBRAIO 2017 A DF SPORT SPECIALIST

Nives Meroi e il marito Romano Benet, la grande coppia di alpinisti, giovedì 9 febbraio 2017, saranno i protagonisti di turno per l’apertura del ciclo annuale “A tu per tu con i grandi dello Sport”, in una serata organizzata da DF Sport Specialist. L’appuntamento è alle ore 20 presso il punto vendita di via delle Industrie, località Bevera di Sirtori (LC).

Saranno presentate le emozioni di una donna e del marito nelle numerose ascensioni himalayane sulle più alte montagne del mondo.

NIVES E ROMANO: “TRE VOLTE SUL MAKALU”

Nives Meroi, di origini bergamasche, e Romano Benet, friulano di Tarvisio, sono la coppia alpinistica di spicco che attualmente ha il record degli oltre 8000 saliti: sono infatti tredici quelli all’attivo e per completare la corona himalayana dei 14/ottomila a mancare è solo l’Annapurna di 8091m, la decima vetta del pianeta terra in ordine di altezza.
Non c’è certamente bisogno, visto che il territorio lecchese e quello della vicina Brianza è indirizzato agli appassionati di montagna, di dilungarci in una lunga e forse noiosa elencazione di scalate.
Intratterranno il pubblico con la presentazione di “Tre volte sul Makalu” (settembre 2007, gennaio 2008 e 10 aprile 2016), tema della loro nuova videoconferenza che ha la durata di 45’ in multivisione, illustrando il modo con cui Nives affronta, da donna in un mondo di uomini, la montagna.
Il Makalu (8463m), di grande bellezza, ha forma piramidale, ubicato nella valle del Barun, al confine fra il Nepal nordorientale e il Tibet sudoccidentale, è la quinta montagna al mondo per altezza. È stato vinto lungo il roccioso sperone Ovest nel 1955 da una spedizione francese, con Lionel Terray e Jean Couzy che raggiungono brillantemente la vetta.
Nives e Romano ci raccontano come la montagna viene affrontata in modo rapido e leggero, senza ossigeno, tecnicamente detto “stile alpino”, ossia senza l’appoggio degli sherpa (portatori, cuochi, addetti al montaggio dei campi), modalità che permette di sferrare l’attacco decisivo alla vetta cogliendo il momento propizio. Nello stesso tempo, però, le difficoltà, la rinuncia, la valutazione di dover o poter tornare senza la cima, non scoraggiano, anzi Nives e Romano sanno che la montagna non si sposta e sanno che prima o poi torneranno sotto le pendici per un nuovo tentativo.
È il loro modo di vedere la montagna, che non è un numero da raggiungere, ma un sogno da realizzare. Una visione così semplice e certamente contraria al nostro vivere quotidiano, ove la ricerca del successo sembra avvolgere le menti di tanti ed in tutti i campi, senza esclusione di età e di redditi.
Questa concezione è la conferma di quanto già sapevamo del loro modo di vivere l’alta quota, di impegnarsi in imprese estreme come compagni di cordata, ma anche e soprattutto di vita.
Passione e modestia esaltano le loro imprese realizzate, nell’insieme, come exploit assoluti.

Renato Frigerio