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8 Agosto 2016

Running · Sky Running · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

X- BIONIC COURMAYEUR MONT BLANC SKYRACE: I VINCITORI DELLE SFIDE 2016

X-Bionic Courmayeur Mont Blanc 2016, Foto: Giacomo Buzio

X-Bionic Courmayeur Mont Blanc 2016, Foto: Giacomo Buzio

X- BIONIC COURMAYEUR MONT BLANC SKYRACE: I CAMPIONI 2016 DELLA SFIDA VERTICALE “BY DAY” E “BY NIGHT” SUL MONTE BIANCO

Firmano la prima vittoria “by night” Michele Boscacci e la “veterana” Gloriana Pellissier, mentre nella gara diurna, dominata dal Centro Sportivo Esercito, si impongono Nadir Maguet e Corinne Favre.

Due giorni di corsa verticale ed emozioni: l’X-Bionic Courmayeur Mont Blanc Skyrace – quest’anno con una novità, la versione notturna – ha radunato ai piedi del Monte Bianco i più forti atleti del vertical trail, tra i quali i forti scialpinisti del Centro Sportivo Esercito: come l’anno scorso, abituati a gareggiare in altitudine, hanno imposto il loro ritmo alla gara.

K1000

X-Bionic Race 2016 Podio uomini K1000 - Courmayeur - Foto: cameranews.it - Giorgio Neyroz

X-Bionic Race 2016 Podio uomini K1000 – Courmayeur – Foto: cameranews.it – Giorgio Neyroz

Venerdì 5 agosto, alle 21.00, i concorrenti sono partiti da Courmayeur per correre la K1000: entro 2 ore tutti e 87 gli atleti presenti al via (59 uomini, 28 donne) hanno raggiunto il Pavillon du Mont Fréty (2.173 m), stazione intermedia di Skyway.
Lo scialpinista Michele Boscacci è il primo vincitore assoluto della sfida notturna, davanti a Davide Magnini e Henry Aimonod. “Davvero meraviglioso salire dopo il tramonto, con le fiaccole che illuminavano il percorso” racconta Michele. “Eravamo cinque o sei in testa, poi due, e infine mi sono trovato davanti: ho dato il massimo nell’ultimo tratto, il più tecnico e ripido”. Dopo aver conquistato la vittoria l’anno scorso, la forte scialpinista valdostana Gloriana Pellissier ha voluto scoprire la notturna k1000. “Ero in gran forma, ho lottato tutto il tempo testa a testa con l’atleta inglese Natalie White, finché non l’ho superata nel tratto finale, il più scosceso” spiega Gloriana a termine gara. Terza, dopo Pellissier e White, l’atleta Silvia Cuminetti.

X-Bionic Race 2016 K1000 - Courmayeur - Foto: cameranews.it - Giorgio Neyroz

X-Bionic Race 2016 K1000 – Courmayeur – Foto: cameranews.it – Giorgio Neyroz

K2000

Poche ore dopo, sabato 6 agosto, ecco i 400 concorrenti della K2000 sulle linee di partenza, dal centro di Courmayeur: scattati alle ore 9.00, i runner hanno completato il percorso in un tempo massimo di 4 ore e mezza, tagliando il traguardo sulla terrazza circolare dei ghiacciai, in cima alla stazione di Punta Helbronner (3466 metri).

X-Bionic Race 2016 K2000 - Courmayeur - Foto: cameranews.it - Giorgio Neyroz

X-Bionic Race 2016 K2000 – Courmayeur – Foto: cameranews.it – Giorgio Neyroz

Il giovane valdostano Nadir Maguet ha raggiunto per primo la meta, davanti ai colleghi del Centro Sportivo Esercito Daniel Antonioli e Manfred Reichegger – quest’ultimo grande favorito e vincitore della scorsa edizione. “È stata una bella sfida al vertice con i miei compagni, metro per metro – racconta Nadir – l’anno scorso ero andato in crisi, ma quest’anno ho gestito bene la gara, trovando il giusto ritmo”. Quanto alla prima tra le donne, la scialpinista skyrunner francese Corinne Favre non si aspettava di vincere, per quanto fosse tra le favorite: “È la prima volta che salgo fin qui correndo, senza sci ai piedi, è stata una gara bellissima. Amo i percorsi tecnici e ripidi come questo, una vera sfida. Il momento decisivo è stato comunque il rush finale”. Ottime anche le prestazioni di Barbara Cravello e Cristina Dosio, rispettivamente seconda e terza classificata.

X-Bionic Race 2016 podio donne K2000 - Courmayeur - Foto: cameranews.it - Giorgio Neyroz

X-Bionic Race 2016 podio donne K2000 – Courmayeur – Foto: cameranews.it – Giorgio Neyroz

Bilancio più che positivo per “Trail Mountain”, che ha organizzato la competizione con il supporto di Skyway Monte Bianco. “È stato un grande successo, sia dal punto di vista sportivo che di pubblico, anche grazie ai tanti volontari, un centinaio, che si sono mobilitati” conclude Gigi Riz, co-fondatore di “Trail Mountain”. “La sicurezza è sempre stata al primo posto: per l’ultimo tratto abbiamo fornito ai runner dei ramponcini, per sicurezza, viste le recenti nevicate. Diamo appuntamento alla prossima edizione, la terza, che cercheremo di rendere ancora migliore”.