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16 Settembre 2011

Senza categoria · 8a flash · A crabita · Angelika Rainer · Grazias Fina · la fiesta de los bizeps · Les cadres qui regènerent · Pinza time · Riglos · Rodellar · Spagna

Rodellar – Pinza time, 8a flash

Il mio primo viaggio a Rodellar, una delle falesie più belle e famose della Spagna e d’Europa, è arrivato direttamente dopo un mese di pausa per una tendinite al gomito, nata con le numerose trazioni fatte come preparazione per la stagione di ghiaccio nell’autunno scorso, e guarita solo a maggio, ma subito tornata dopo un esercizio di Pangüllich.

Ho finalmente ricominciato a scalare senza dolore i primi di settembre, ero motivatissima, e soprattutto ero felice di farlo in un posto per me nuovo!

Volevo ovviamente sfruttare al meglio gli 8 giorni di scalata; il primo giorno, con “Grazias Fina”, un bel 8a con passo chiave su piccole cannette a metà via, che sono riuscita a fare al secondo giro, le vacanze sono iniziate proprio bene. Il secondo giorno invece, mi è riuscito al terzo giro “Les cadres qui regènerent”, un altro 8a, anche questo con un Boulder a metà e una listina poco visibile in uscita.

Il giorno dopo, Barbara ed io, ci siamo alzate presto per dirigerci a Riglos, un posto noto per le sue torri di conglomerato; “la fiesta de los bizeps“, una via multipich molto spettacolare su conglomerato strapiombante, ci ha chiesto non solo bicipite ma anche testa.

Dopo queste fatiche, un giorno di pausa era più che necessario, ma visto che per noi il solo sdraiarci in piscina non era una buona soluzione, siamo andate a visitare Alquezar, un paesino medievale molto romantico, situato in mezzo a rocce e falesie imponenti.

Dopo un mese senza scalata, con queste vie chiuse, sarei già stata molto contenta, ma il risultato più bello doveva ancora arrivare. Con “Pinza time”, una via di pura resistenza su canne strapiombanti, sono riuscita a fare il mio primo 8a flash! Barbara è riuscita a chiuderla al terzo tentativo! Proprio una bella soddisfazione!

Man mano che scalavo però, mi sentivo sempre più stanca e anche la pelle sulle dita diventava sempre di meno. In una battaglia, vinta solo grazie alla grinta, nel secondo tentativo sono ancora riuscita a portare a casa anche “Argo”, un 7c+ (ex 8a) di 35 metri.

Gli ultimi due giorni ho scalato con il mio fidanzato Marco; la stanchezza però era troppa e i tentativi su “A crabita” sono rimasti senza frutti. Ciò nonostante abbiamo deciso che a Rodellar bisognerà assolutamente tornare anche l’anno prossimo.

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