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25 Ottobre 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Versante Sud · Narrativa

Massimo Marcheggiani

Porto i capelli come Walter B.

«Un percorso, il mio, che non è stato proprio una passeggiata… anni e anni di convivenza con un Io non particolarmente amato, stimato né accettato; […] di lavori onesti ma senza prospettive. […] idee sul proprio futuro assolutamente confuse… Poi ho cominciato a scalare».

Nato a Frascati nel settembre del 1952, Massimo Marcheggiani è uno di quegli alpinisti che agiscono quasi in sordina: pur avendo compiuto imprese importanti sia nella sua terra d’origine che in varie parti del mondo, si racconta refrattario a  qualsiasi forma di protagonismo e di smania agonistica, mettendo sempre al centro delle sue narrazioni il significato essenziale di ogni scalata, che sta nella sfida con sé stesso e nello sconfinato amore per l’ambiente alpino ad ogni latitudine.

Io non faccio l’alpinista. Lo sono” è una delle sue frasi più celebri e una di quelle che meglio rappresentano il suo modo di vivere la montagna. Montagna che ha scoperto tardi, a 23 anni, dopo aver fatto mille lavori per potersi mantenere, data la provenienza da una famiglia poco abbiente e un tormentato percorso scolastico.

Cresciuto in un paese dove la parola alpinismo non esisteva, insieme a due amici fraterni ha sviluppato un approccio autodidatta alla montagna, che lo ha portato fino a divenire, insieme a Cantalamessa, l’alpinista col maggior numero di prime invernali sulla più complessa, difficile e isolata parete dell’intero Appennino Centrale: Il Paretone del Gran Sasso.

La prima volta che ha messo piede al Monte Bianco ha salito la Ovest della Aiguille Noire de Peuterey e subito dopo la
Walker alle Grandes Jorasses; ha compiuto 15 spedizioni extraeuropee, dove ha salito sette vette inviolate tra cui il BhagirathiKarak di 6702 m e la spettacolare Neverseen Tower nell’Himachal Pradesh in India. In Patagonia ha ripetuto la via Franco-Argentina in 26 ore no-stop, con l’indimenticabile Tiziano Cantalamessa. Sempre con Cantalamessa ha tentato poi la viaCasarotto all’Huascarán Nord e la via dei Polacchi alla parete Rupal del Nanga Parbat.

Da molti anni vive di alpinismo e dei suoi derivati: ha costruito e gestisce una grande parete artificiale per l’arrampicata sportiva indoor, ha pubblicato due libri, Una scelta e Tu non conosci Tiziano, per la S.E.R edizioni e da diversi anni è responsabile per le coreografie aeree a grandi altezze per la compagnia di teatro-danza Kitonb con esibizioni in mezzo mondo.

A 67 anni continua, con piacere e passione, l’attività alpinistica sia estiva che invernale.

Sabato 26 ottobre, alle ore 19, Massimo Marcheggiani presenterà il suo nuovo libro “Porto i capelli come Walter B.” (Versante Sud) alle Scuderie Aldobrandini per l’Arte – Piazza Marconi, 6 – 00044 Frascati (Roma)

 

 


Porto i capelli come Walter B.

Autore: Massimo Marcheggiani

Editore: Versante Sud - Milano - 2019

Pagine: 224

Prezzo di copertina: € 19.9


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