9 aprile 2022: primi vertici della stagione primaverile sul Dhaulagiri (8.167 m), realizzati dal team guidato da Mingma G (Image Nepal).

Mingma, poche ore fa, ha anche pubblicato un post ricordando Antonios Sykaris, l’alpinista greco morto sul Dhaulagiri il 12 aprile scorso, dopo aver raggiunto la vetta.

Dal post di Mingma G:

“Antonios ha scalato il Manalsu nel 2018 e il Lhotse nel 2019 con la mia squadra e dopo non abbiamo più pianificato di lavorare insieme. Gli avevo promesso che sarebbe stato nella mia squadra al Nanga Parbat nell’autunno 2022, durante una conversazione avuta con lui al campo base del Dhaulagiri […]

Guidavo il team al Dhaulagiri formato da 11 membri e 11 Sherpa, e tutta la mia squadra è tornata sana e salva al campo base il 10 aprile e io ho preso l’elicottero dal campo base lo stesso giorno. Antonios era con un’altra squadra e stava scalando con il suo Sherpa. Gli ho chiesto di unirsi a noi il giorno del vertice, ma mi disse che non era ben acclimatato e che avrebbe provato nella successiva finestra meteo. Dato che non faceva parte della mia spedizione, non ho aggiunto altro se non spiegargli le condizioni della via. Avevamo lasciato tutte le corde sulle montagne per loro e anche la nostra tenda al Campo 3. Da quando l’ho guidato nelle spedizioni del 2018 e del 2019, sapevo che Antonios era uno scalatore molto forte. Non ho mai pensato che avrebbe perso la vita su una montagna. Quando è successo l’incidente, ero rientrato a casa. Ho appreso la notizia mentre stavo caricando alcune foto sui social, ed è stato molto difficile da accettare sapendo quanto fosse forte. Può succedere… sono quasi morto nel 2019 sull’Everest senza avere alcun sintomo di preavviso. Il corpo ad alta quota reagisce in modo diverso. Sono vicino slla sua famiglia e a tutti gli alpinisti greci. Ho acceso delle candele perchè possa riposare in pace secondo la nostra cultura e prego per lui”.

Mingma G e Antonios Sykaris. Fonte Mingma G facebook