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9 Ottobre 2023

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VIDEO. Marco Paolini: “VajontS 23” | Lunedì 9 ottobre 2023

#PartecipaAlCoro di VajontS 23

#PartecipaAlCoro di VajontS 23 LUNEDÌ 9 OTTOBRE 2023

Quando pensai di raccontare la storia del Vajont ero giovane e volevo restituire giustizia a chi non l’aveva avuta e anche mettermi alla prova, perché anch’io avevo memorizzato quella storia come un disastro naturale. Volevo raccontare l’ingiustizia. Dire i nomi dei colpevoli.

Trent’anni dopo del Vajont sappiamo molto di più. Giustizia è stata fatta, memoria è stata ricostruita. Ma Vajont è anche una catena di errori.

Quello che chiediamo raccontando VajontS 23, non più da solo ma in un enorme coro, è di riflettere sugli errori più che sulle colpe e di ragionare sulla complessità delle storie di tutto il nostro Paese.
Per questo un Vajont con la S al plurale, perché le situazioni di fragilità dell’Italia, fragilità idrogeologica e le nuove situazioni di siccità a cui la crisi climatica ci espongono, richiedono anche al teatro, all’arte in generale, di occupare un ruolo civile di colla sociale tra i cittadini. E’ questo il senso del coro che noi abbiamo messo in campo per il 9 ottobre 2023.

Un coro che chiama i cittadini senza fornire a loro delle risposte tecniche, senza indicazioni politiche su che cosa bisogna fare. Non compete a noi la direzione politica, ma ci compete rimettere i cittadini in una nazione in una presenza attiva di quella che noi chiamiamo prevenzione civile.
Un ruolo pre politico del teatro, rispetto al quale però la politica oggi non è in grado di rispondere perché divisiva.
Dunque abbiamo bisogno di ricostruire questo tessuto e storie come quella del Vajont ci aiutano a rimettere insieme le persone.

«Catarsi» per i greci era il sinonimo della funzione della tragedia, ma nel dialetto bellunese «catarsi» significa «trovarsi»: mi viene il dubbio che forse i greci volessero dire la stessa cosa e che forse il teatro oggi serva soprattutto a «ri-trovarsi», insieme, meno soli.

È possibile scaricare il copione da leggere e vedere i luoghi dove assistere allo spettacolo del 9 ottobre sul sito 👉🏻 lafabbricadelmondo.org

#Vajonts23 #laFabbricadelMondo #jolefilm

Pubblicato da Marco Paolini su Giovedì 5 ottobre 2023

A 25 anni dal racconto televisivo messo in onda dalla Rai in diretta dalla diga del Vajont, e visto da 3 milioni e mezzo di persone, il testo riscritto da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli verrà rappresentato in oltre 130 teatri, dall’Alto Adige alla Sicilia e all’estero, da grandi attori e allievi, nei teatri stabili e in quelli di ricerca, dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia.

È VajontS 23, un’azione corale di teatro civile ideata da Marco Paolini per la Fabbrica del Mondo, alla quale Rai Radio 2 aderisce con una puntata speciale del programma “Caterpillar”, con Massimo Cirri, Sara Zambotti, Teresa Mannino e Paolo Maggioni, in onda questa sera, lunedì 9 ottobre, dalle 21 su Radio 2, in occasione del 60° anniversario del disastro del Vajont.

Sul sito della Fabbrica del Mondo trovate tutti i luoghi dove partecipare. Lo spettacolo è un’occasione per riflettere sul passato, ma anche su come un rapporto uomo-natura basato sul controllo e sullo sfruttamento dell’uno sull’altra comporta effetti devastanti sul nostro presente e sul nostro futuro.

* * *

Marco Paolini, la voce di un uomo solo con la diga del Vajont alle spalle che raccontava la tragedia che costò la vita a 2.000 persone parlando di responsabilità e non di «natura maligna», fece con “Il racconto del Vajont” la storia della TV e del teatro.

“Quando pensai di raccontare la storia del Vajont ero giovane e volevo restituire giustizia a chi non l’aveva avuta e anche mettermi alla prova, perché anch’io avevo memorizzato quella storia come un disastro naturale – spiega Marco Paolini – Volevo raccontare l’ingiustizia. Dire i nomi dei colpevoli.”

“Trent’anni dopo del Vajont sappiamo molto di più – continua Paolini – Giustizia è stata fatta, memoria è stata ricostruita. Ma Vajont è anche una catena di errori. Quello che chiediamo raccontando VajontS 23, non più da solo ma in un enorme coro, è di riflettere sugli errori più che sulle colpe e di ragionare sulla complessità delle storie di tutto il nostro Paese.
Per questo un Vajont con la S al plurale, perché le situazioni di fragilità dell’Italia, fragilità idrogeologica e le nuove situazioni di siccità a cui la crisi climatica ci espongono, richiedono anche al teatro, all’arte in generale, di occupare un ruolo civile di colla sociale tra i cittadini. E’ questo il senso del coro che noi abbiamo messo in campo per il 9 ottobre 2023.
Un coro che chiama i cittadini senza fornire a loro delle risposte tecniche, senza indicazioni politiche su che cosa bisogna fare. Non compete a noi la direzione politica, ma ci compete rimettere i cittadini in una nazione in una presenza attiva di quella che noi chiamiamo prevenzione civile.
Un ruolo pre politico del teatro, rispetto al quale però la politica oggi non è in grado di rispondere perché divisiva.
Dunque abbiamo bisogno di ricostruire questo tessuto e storie come quella del Vajont ci aiutano a rimettere insieme le persone.
«Catarsi» per i greci era il sinonimo della funzione della tragedia, ma nel dialetto bellunese «catarsi» significa «trovarsi»: mi viene il dubbio che forse i greci volessero dire la stessa cosa e che forse il teatro oggi serva soprattutto a «ri-trovarsi», insieme, meno soli.

È possibile scaricare il copione da leggere e vedere i luoghi dove assistere allo spettacolo del 9 ottobre sul sito lafabbricadelmondo.org

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