Il 5 febbraio di due anni fa, sul K2, si consumanva una tragedia. Tre scalatori, John Snorri, Muhammad Ali Sadpara e Juan Pablo Mohr, partiti da C3 il 4 febbraio per il tentativo di vetta, non davano più notizie di sè.

Con loro, inizialmente, c’era anche Sajid Ali Sadpara (figlio di Ali). Il giovane ventenne rinunciò poco prima di arrivare al Collo di Bottiglia per problemi con l’erogatore di ossigeno supplementare e rientrò a Campo 3 dove trascorse la notte, attendendo il ritorno dei suoi compagni.

“Quando le montagne ti amano, ti costudiscono – commenta Sajid – Due anni fa, il mondo si è capovolto quando tornavo indietro dal Collo di Bottiglia del K2, mentre gli altri miei tre compagni continuavano la loro salita al K2. In quel momento non sapevo che stavo vedendo mio padre per l’ultima volta…”

I corpi dei tre alpinisti furono trovati nell’estate 2022: il cileno Juan Pablo Mohr era poco sopra Campo 4, mentre la leggenda pakistana Muhammad Ali Sadpara e l’islandese John Snorri si trovavano appena sopra il Collo di Bottiglia e il Traverso.

“Tutti e tre raggiunsero la vetta e, durante la discesa, lo stesso giorno, furono sorpresi da una tempesta – scrive in un twitt pubblicato ieri Sajid Sadpara – La scalata senza sosta dal C3 alla vetta ha comportato un totale esaurimento di energie, la mancanza di O2 supplementare in salita e l’improvviso cambiamento delle condizioni meteorologiche si sono rivelati fatali.”
Le notizie pubblicate sulla tragedia – Inverno 2021-2022

When mountains love some back, they keep you #K2Winter2021
2 years ago, my world turned upside down as I turned back from bottleneck of K-2; while my three other companions continued their ascent to K2. I didn’t know at that time that I am seeing my father for the last time. pic.twitter.com/gusyrn1tsD

— Sajid Ali Sadpara (@sajid_sadpara) February 5, 2023