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27 Ottobre 2021

Ambiente e Territorio · Cultura · Video Experience · Resto del Mondo

VIDEO. The Last Honey Hunter

THE LAST HONEY HUNTER from FELT SOUL MEDIA on Vimeo.

Nelle remote giungle montuose della valle del fiume Hongu in Nepal, i membri della cultura Kulung hanno rischiato la vita per generazioni scalando pericolose pareti per raccogliere un miele selvatico e tossico.

Il film scivola attraverso un mondo oscuro di spiriti della foresta, sogni e fumo  per condividere la storia del capo del raccolto e del suo ultimo viaggio.

L’ultimo cacciatore di miele

Mauli Dhan Rai, è stato l’ultimo a raccogliere il  miele dalle pareti rocciose del nord-est del Nepal. Saliva a più di 200 metri con una scala in corda di bambù fatta a mano,  senza un’imbracatura e senza protezioni per le punture delle api. Un metodo tradizionale di raccolta del miele piuttosto rischioso.

Al mercato nero, il miele ha un valore di 160 $/kg.
Rai aveva coinvolto altre persone per aiutarlo. Il ricavato, veniva  utilizzato per sostenere la comunità; diversamente, non avrebbero potuto permettersi neanche il sale o l’olio per cucinare.

Ciò che rende ogni raccolto così redditizio sono le proprietà allucinogene del miele. Le Apis laboriosa (le api più grandi del mondo) producono miele nutrendosi di fiori velenosi di rododendro, che viene utilizzato in medicina. Ci sono solo due posti al mondo in cui viene prodotto questo miele. L’altro  è vicino al Mar Nero, in Turchia, e anche li è una pratica redditizia.

Il 57enne, due volte l’anno, partiva dal suo villaggio e percorreva più di 20 km attraverso la giungla.
I Kulung credono che uno spirito chiamato Rongkemi governi le montagne, le foreste e le valli, proteggendo le api e i loro alveari. Solo Rai, che aveva un sogno speciale, poteva raccogliere il miele in sicurezza senza provocare Rongkemi.

Mentre saliva sulle pareti, il ‘cacciatore di miele’ cantava un mantra Kulung: “Sei Rangkemi. Tu sei degli spiriti delle api. Non siamo ladri. Non siamo banditi. Siamo con i nostri antenati. Per favore, vola. Per favore vattene.”

Tradizioni  come questa non sono esclusive del Nepal. In Sri Lanka, l’antica pesca sui trampoli è diventata un’attrazione turistica piuttosto che un mezzo per sostenere una comunità. Nel caso della raccolta del miele in Nepal, l’attività si sta gradualmente spostando dagli abitanti dei villaggi locali alle aziende, che vogliono trarne profitto. Inoltre, la generazione più giovane, sta abbandonando queste tradizioni.

Nel 2017, gli scalatori professionisti Renan Ozturk e Mark Synnott si sono uniti a Ben Ayers e Ben Knight per seguire  Rai nel suo ultimo raccolto. Per 15 anni, Ayers aveva visitato il Nepal, principalmente per scalare. Nel tempo, si è guadagnato la fiducia della comunità Kulung, che gli ha permesso di riprendere questa tradizionale raccolta. Ozturk e Synnott, seppur scalatori professionisti,  hanno faticato per tenere il passo con Rai durante la salita e neanche le loro tute americane, hanno potuto proteggerli completamente dalle punture di queste grandi api.

Poco dopo che la troupe cinematografica ha girato il film  di questa antica tradizione e dell’estenuante lavoro di Rai, l’uomo si è tolto la vita.

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