L’uomo è deceduto a Concordia dopo aver atteso per 16 ore l’evacuazione in elicottero
Un portatore d’alta quota pakistano è morto domenica a Concordia dopo aver atteso 16 ore per essere evacuato. Sher Muhammad, questo il suo nome, trasportava carichi per una spedizione diretta al K2. A circa 5.000 m, prima di arrivare al Campo Base, ha iniziato a manifestare sintomi di mal di montagna acuto e successivamente ha perso conoscenza.
Muhammad Umar, segretario generale della PATO, l’Associazione pakistana dei tour operator, ha dichiarato a HUM.com che “l’équipe medica sul posto ha prestato le prime cure, ma l’uomo non era in condizioni di poter essere spostato facilmente. Abbiamo dunque immediatamente richiesto l’evacuazione con un elicottero dell’esercito”.
“In genere, i portatori non hanno la stessa copertura assicurativa degli alpinisti stranieri e abbiamo fatto appello per motivi umanitari”, ha affermato Umar. “L’esercito ha approvato la richiesta, ma a causa del maltempo l’elicottero non è riuscito ad arrivare in tempo”. Sher Muhammad è deceduto la mattina seguente, in una tenda a Concordia.
Umar ha sottolineato che i portatori provengono da ambienti poveri e non possono permettersi il soccorso aereo in caso di incidente e l’assicurazione fornita dal governo del Gilgit-Baltistan non è sufficiente per coprire le operazioni di salvataggio.
“L’incidente conferma la necessità di aumentare la copertura assicurativa per i portatori, garantendo che le loro famiglie ricevano un risarcimento adeguato in caso di tali tragedie. Il governo del Gilgit-Baltistan e il dipartimento del turismo dovrebbero intervenire immediatamente per affrontare questi problemi”, ha aggiunto Umar.
Anche la nota alpinista pakistana Naila Kiani, in un post pubblicato sui social, ha sottolineato “Ogni vita è importante. [E’ necessario] Rendere il salvataggio in elicottero accessibile ed economico per tutti, proprio come avviene in Nepal”
Attualmente alcuni portatori stanno riportando il corpo di Muhammad nel suo villaggio natale di Tisar.