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8 Settembre 2013

Climbing · in evidenza · action · Akiyo Noguchi · Arco · arrampicata sportiva · Climbing · disciplina Lead · Jacob Schubert · Jain Kim · Mina Markovic · Ramon Julian Puigblanque · Rock Master Festival · Sean Mccoll · Climbing · Vertical

"ROCK MASTER" Puigblanque e Markovic re e regina della Lead

Ieri sabato 7 settembre al Climbing Stadium di Arco, si sono affrontati i maestri dell’arrampicata mondiale. Alle ore 22.30 si è conclusa la gara più antica, la madre di tutte le gare di arrampicata, la Lead. La stessa sfida che 27 anni fa ha fatto nascere l’evento più celebre e carico di storia dell’arrampicata: il Rock Master.

Finale davvero combattuta fino all’ultima presa quella femminile, nella quale si è imposta la slovena Mina Markovic, per la quale quello 2013 sarà davvero un Rock Master da ricordare, vista anche l’assegnazione nella serata di venerdì del “La Sportiva Competition Award”, uno degli Oscar dell’arrampicata mondiale, consegnato venerdì nella suggestiva serata degli Arco Rock Legends (il “Salewa Rock Award” è andato ad Adam Ondra, mentre il “Climbing Ambassador by Aquafil” ai paraclimbers e al movimento paraclimbing).

Campionessa del Mondo nel 2011 e nel 2012, Mina Markovic ha disputato una salita perfetta, o quasi, visto che ha mancato per un movimento il top della via. Ciononostante, l’atleta slovena classe 1987 è arrivata più in alto di tutte le sue avversarie lasciando dietro di sé la coreana Jain Kim che ha chiuso la sua performance vicinissima (ad una sola presa), ma non abbastanza, alla prima. Al terzo posto la giapponese Akiyo Noguchi: qualificatasi agli Open, nella gara a vista del pomeriggio era andata più in alto di tutte ed è riuscita a sorpresa a tenere dietro di sé le russe Dinara Fakhritdinova e Evgenia Malamid rispettivamente quarta e quinta. L’italiana Jenny Lavarda, entrata in finale con la wild card, si è dovuta accontentare dell’ottava piazza, non riuscendo a bissare il buon risultato del 2012 (aveva concluso quarta).

Nella finale maschile “lavorata”, svoltasi sulla stessa parete dove nel pomeriggio di ieri gli atleti hanno affrontato la (difficile) via a-vista, a trionfare è stato un grandissimo Ramón Juliàn Puigblanque. E’ lui oggi l’uomo del Rock Master. Anche perché nessuno nella storia della manifestazione arcense ha vinto quanto lo spagnolo: quella di ieri sera è stata infatti la sua settima vittoria. Emozionante, da cardiopalma, la sua è stata una prestazione davvero unica: presa dopo presa, rinvio dopo rinvio, è stato l’unico a raggiungere nella finale la vetta del Climbing Stadium di Arco, riuscendo ad assicurare la corda all’ultimo moschettone della parete e conquistando così il top. Raggiunta la cima, il pubblico accorso ad Arco è esploso in un lunghissimo applauso, riconoscendo l’immensa bravura del climber.

Un successo reso ancor più significativo dall’altissima difficoltà della via tracciata da Leonardo Di Marino, Donato Lella e Luigi Billoro. Tanto è vero che un atleta del calibro delll’austriaco Jacob Shubert si è piazzato al secondo posto a numerose prese di distanza da Puigblanque. Terza posizione per il canadese Sean McColl, mentre l’unico italiano arrivato tra gli 8 finalisti, Stefano Ghisolfi, ha chiuso settimo.

Oggi, domenica 8 settembre, ultimo giorno di gare della 27esima edizione di Rock Master. Dalle ore 12:30 sono in scena le finali Boulder e la gara di Duello trasmesse in diretta su Rai Sport 1 a partire dalle ore 14.30.

Info: www.rockmasterfestival.com

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