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25 Giugno 2013

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GRAN FONDO INTERNAZIONALE GIORDANA Finale da urlo per Zen. Rinaldi non ha rivali

Alla Granfondo Internazionale Giordana di Aprica (SO) il 23 giugno erano in 3.000 …sulle orme di Marco Pantani. Una gara di …tre passi, ma passi che contano come il Gavia, il Mortirolo e il S. Cristina, strade che hanno scritto pagine mitiche di ciclismo.

Enrico Zen (Team Beraldo) ha sorpreso proprio tutti ed altrettanto ha fatto il secondo, Luca Zanasca che si è messo dietro Alessandro Bertuola. Al femminile la frizzante fiorentina Ilaria Rinaldi (Cavallino Specialized) ha completato il suo personale tris di vittorie consecutive. Valentina Gallo e Daniela Gaggini sono balzate sul podio alle sue spalle. Questi i risultati del percorso lungo con i suoi 175 km e 4500 m. di dislivello positivo, accarezzato da una giornata splendida, un cielo terso che ha fatto risaltare ancor più le affascinanti cime ancora imbiancate. E la neve ha esaltato la corsa quando è transitata sul Gavia, con alcuni punti delimitati da muri di oltre 4 metri di neve. Anche il percorso mediofondo (155 km e 3600m. di dislivello) è transitato sul Gavia e pure sul Mortirolo, ma non sul Santa Cristina.

Mediofondo tutto toscano, appannaggio del lucchese Federico Cerri (V.C. Maggi) e della pratese Claudia Gentili (Team Prestigio Came) mentre il percorso più abbordabile, 85 km e 1850 m. di dsl con la scalata del Mortirolo, ma dal versante di Monno, e del S. Cristina, è stato dominato dal casertano Antonio Valletta e dall’altoatesina Astrid Schartmüller.

Partenza alle 7.30 da Aprica con i concorrenti che già alle 6 premevano per entrare in griglia, un fiume umano salutato con un’autentica nevicata di coriandoli. La gara è stata vivace fin dalle prime battute, sfuriate in testa al gruppo, diversi tentativi di fuga, ma sui tornanti del Gavia sono stati i più accreditati a dettar legge. Sebbene fuori classifica (in quanto èlite), il colombiano Botero Salazar ha mantenuto alto il ritmo in testa, ma hanno prontamente ribattuto, a turno, Cerri, Cunico, Bertuola, Kairelis, Zen, Aufiero, Sala, Zanasca.

Passaggi da favola sul Gavia, con “spettatori” inattesi anche alcuni stambecchi, passaggi tra la neve e vista spettacolare a 360°. Aria frizzante per tutti, che ha in qualche modo attutito la fatica, poi discesa vorticosa verso Santa Caterina. Il primo a scollinare sul Gavia è stato Botero Salazar, poi sulle ultime rampe sono scattati Cerri e Orsucci, autentici protagonisti sul Gavia, dietro tutti gli altri incolonnati.

Discesa da brivido, con i corridori a toccare punte degli 80 km all’ora. Nel frattempo tra le donne sbracciavano Ilaria Rinaldi e Claudia Gentili, iscrittasi all’ultimo. Due toscane con la gamba da salita e capaci di fare il vuoto alle loro spalle.

I chilometri da Santa Caterina Valfurva a Mazzo, ai piedi del Mortirolo, potevano essere un puro trasferimento, ma non è stato così. Dopo Bormio, Cerri ha agganciato il fuggitivo Botero Salazar riuscendo a guadagnare quasi 2’ sul gruppo dei migliori, in caccia si è lanciato subito Sala, poi dietro hanno aumentato il ritmo Zen, Kairelis Palazzi e quindi Bertuola, Mirenda, Eskov, Toia e Cunico.
A metà del Mortirolo situazione ancora mutata, a pigiare forte sui pedali tre corridori della Maggi con Cerri, Mirenda ed Eskov, quindi Cunico, Toia e Kairelis. Al tornante n. 11, quello dedicato a Marco Pantani, davanti alle gigantografie e al monumento del Pirata il primo a transitare era Toia che si tirava in scia Cunico, Cerri, Mirenda e Kairelis e ad una lunghezza Eskov.
Alle spalle dei primi armeggiavano con forza sui pedali Zen, Bertuola e più defilato l’attesissimo Di Salvo, che poi si ritirava completamente senza forze.

La fatica sul Mortirolo finiva prima per il lituano Kairelis, che batteva Cunico per una manciata di secondi. Sembrava la fuga definitiva dei due, ma nella discesa del Mortirolo succedeva di tutto. Cerri prendeva il sopravvento, Mirenda si ritirava sfinito dopo aver lavorato sodo per far rientrare Eskov, che cadeva proprio in discesa rompendo una ruota e rimediando una forte contusione al fianco.
Al rientro ad Aprica c’era da sciogliere il dubbio su chi avrebbe proseguito per il S.Cristina o chi avrebbe chiuso per il mediofondo.
Sulla dirittura d’arrivo si presentava per primo dopo una volatona Federico Cerri che batteva d’un soffio Riccardo Toia e di 54” Simone Orsucci.

Nel frattempo i primi ad affrontare le rampe dell’ultimo passo, il S.Cristina, erano Cunico e Kairelis, il loro vantaggio sembrava sofficiente per consegnarli al podio, ma da dietro Bertuola lanciava la sua sfida imitato da Zen e Zanasca. I pronostici cambiavano velocemente puntando su Bertuola, ma domenica era la giornata del bassanese, che prendeva letteralmente il volo e andava a vincere solo soletto con 16” su Zanasca ed un deluso Bertuola. Alle loro spalle gli altri due protagonisti di giornata, Kairelis e Cunico.
Tra le donne del “mediofondo” Claudia Gentili metteva tutte d’accordo con una ventina di secondi sulla valtellinese Valentina Mabritto e 23” sulla bolzanina Ciacci.

Gli arrivi del lungo femminile vedevano trascorrere oltre 6 ore dal via, la Rinaldi non mancava all’appello e combinava il suo tris. Nettamente staccate Gallo e Gaggini.
Per la cronaca, la gara “fondo” finiva in volata tra Valletta e Massimiliano Toia, fratello maggiore di Riccardo, secondo nella mediofondo. Schartmueller come di consueto non aveva certo problemi a regolare le avversarie con le solite Sonzogni e Zogli alle spalle.

Grande soddisfazione per il team organizzatore ed in particolare per il “patron” Vittorio Mevio, che manda in archivio una nona edizione della GF Giordana tutta di successo e con molti complimenti da parte di tutti.

Info: www.granfondogiordana.it

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