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24 Giugno 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Carlos Garranzo: “Quest’anno l’avventura sarà arrivare al CB del K2”

Carlos Garranzo (primo a destra) all’areoporto di Skadru con Oswald Rodrigo Pereira e Salid Ali Sadpara. Foto arch. C. Garranzo

Ultimo aggiornamento dal Pakistan

Anche lo spagnolo Carlos Garranzo il 18 giugno è finalmente arrivato ad Islamabad. Dopo le consuete procedure anti-Covid, il 19 ha preso un volo per Skardu, risultato pieno di alpinisti poichè, a differenza degli altri anni, gli scalatori sono arrivati tutti nelle stesse date a causa di difficoltà con i voli internazionali.

All’arrivo all’aeroporto di Skardu, Garranzo è stato invitato a prendere parte al volo inaugurale del nuovo tour turistico rilanciato da Pakistan International Airline (PIA) “Sadpara Air Safari”, in onore del grande alpinista himalayano Muhammad Ali Sadpara, che ha perso la vita insieme a John Snorri e Juan Pablo Mohr durante il tentativo invernale al K2 dello scorso inverno. Suo figlio Sajid era tra gli ospiti e Garranzo ha potuto parlare con lui. Si sono dati appuntamento al Campo Base del K2. Sajid ci arriverà più tardi a causa di alcuni impegni.

Pakistan International Airline (PIA) rilancia Air Safari service. Fonte: propakistani.pk

“E’ il miglior volo della mia vita; tutti dovrebbero farlo almeno una volta nella vita”, ha raccontato Carlos a Victoria del suo staff, che ci aggiorna sulla spedizione.  Lo spagnolo, tra le molte vette, ha potuto ammirare tutti gli  Ottomila del Pakistan, il K2, il Broad Peak, il Gasherbrum 1 e 2 e il Nanga Parbat.

Per iniziare ad acclimatarsi,  il 20 giugno Garranzo è partito dai dintorni di Skardu per visitare il punto panoramico di Masur Rock. E’ salito fino a circa 3500m, da cui ha potuto ammirare l’intera valle.

Carlos Garranzo, dintorni di Skardu, Pakistan, giugno 2021. Foto: Oswald Rodrigo Pereira

Il soggiorno a Skardu è stato prolungato. Gli alpinisti sono stati avvisati che  molto probabilmente  non potranno partire prima di  2-3 giorni per problemi amministrativi. A quanto pare, la polizia militare, al 21 giugno, non aveva ancora autorizzato l’ingresso nel Baltoro.
Tuttavia, in base agli aggiornamenti forniti da Garranzo, alcuni scalatori sono riusciti a partire, come gli inglesi, la polacca Mónika Witkowska e il suo grande gruppo di trekking, oltre alla squadra spagnola “The Altitude Team“.

Garranzo sperava di poterlo fare il 22 giugno.“Quest’anno è chiaro che la vera avventura sarà arrivare  al campo base!”, ha commentato lo spagnolo.

Aggiornamento del 25 febbraio:
Carlos Garranzo è arrivato al Payu Camp (3394 m), alle porte del ghiacciaio del Baltoro. Spera di arrivare al CB del K2 tra 3-4 giorni.