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18 Marzo 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Resto del Mondo

David Breashears, celebre documentarista dell’Everest, muore a 68 anni

David Breashears, 2011. Fonte:Wikipedia/foto:Jan Ainali

L’alpinista-regista è stato trovato privo di sensi nella sua casa di Marblehead, in Massachusetts. Ancora sconosciute le esatte cause della morte

David Breashears, alpinista, documentarista e regista, noto per il documentario IMAX sulla scalata del Monte Everest, è morto giovedì 14 marzo scorso, all’età di 68 anni.

Breashears, trovato privo di sensi nella sua casa di Marblehead, in Massachusetts (USA), è morto per cause naturali. Lo ha dichiarato  la sua business manager Ellen Golbranson, aggiungendo che “la causa esatta della morte al momento è sconosciuta”.

Breashears scalò l’Everest per la prima volta nel 1983, realizzando la prima ripetizione americana nel 1985. Complessivamente, raggiunse la vetta più alta del mondo cinque volte.

Esperto alpinista e fotografo, Breashears divenne una sorta di celebrità dopo l’uscita del docufilm IMAX del 1998 Everest,  da lui co-diretto e co-prodotto, che racconta la sua spedizione del 1996, insieme al collega e guida americana Ed Viesturs. Breashears e il suo team, stavano girando il documentario nel maggio 1996 quando una bufera di neve investì la montagna, uccidendo otto alpinisti. Le riprese furono interrotte per soccorrere gli scalatori.

Nel 2007, Breashears fondò GlacierWorks, un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa di documentare gli effetti drammatici del cambiamento climatico nei ghiacciai della catena himalayana.

David Breashears durante le riprese del documentario IMAX “Everest”. ©Arcturus Motion Pictures. Fonte: AP