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3 Febbraio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Il Gilgit-Baltistan in aiuto di ‘Little Karim’, famoso portatore d’alta quota e alpinista degli anni ’70

Little Karim. Fonte dawm.com

Il celebre pakistano affiancò famosi alpinisti sulle vette del Karakorum e scalò il Gasherbrum II senza ossigeno supplementare

Il primo ministro del Gilgit-Baltistan, Khalid Khurshid Khan, ha annunciato che il suo governo sosterrà tutte le spese per le cure del famoso alpinista degli anni ’60-70 Mohammad Karim, conosciuto anche come Little Karim.
La comunicazione ufficiale arriva dopo la pubblicazione di un video, diventato virale, in cui il figlio di Karim, Mohammad Hanif,  informava che a causa delle difficoltà economiche della famiglia, lo scalatore  era costretto a mettere all’asta la maglia autografata regalata dal noto calciatore Cristiano Ronaldo per curarsi.

La storia di Little Karim

Nel 1978  famoso alpinista britannico Chris Bonington annunciò la selezione di circa 200 portatori per il suo tentativo al K2. A perseguitarlo per un posto, c’era un uomo basso con un grande sorriso, Mohammad Karim della valle di Skardu, ma Bonington gli rispose ripetutamente: “Sei troppo piccolo e non puoi diventare un membro del nostro team”.

Scoraggiato ma determinato, Karim  infilò rapidamente la testa tra le gambe di Bonington, sollevò sulle spalle il britannico alto due metri e si mise a correre. Tutti i portatori scoppiarono a ridere, ma Bonington rimase molto colpito dalla dimostrazione e Karim realizzò il suo sogno: avrebbe fatto parte della spedizione al K2.

Questa è la storia del famoso portatore d’alta quota Mohammad Karim, noto ai più come Little Karim. Nonostante abbia aiutato famosi scalatori a raggiungere le vette del Karakorum, Karim,  è sempre stato un personaggio un po’ schivo e umile.

Il soprannome di  ‘Little Karim’ risale al 1979, quando prese parte ad una spedizione francese al K2.  “C’erano altri due uomini con lo stesso nome in squadra – ha raccontato Karim in un’intervista rilasciata a Dawn.com nel 2014 –  Ogni volta che veniva pronunciato il nome “Karim”, rispondevamo tutti e tre”, sorride. “Per aggirare questo problema, il capo della spedizione ci ha chiamati Big, Medium e Little. Nel corso degli anni,  solo “Little” è sopravvissuto alle prove del tempo e si è guadagnato il riconoscimento mondiale nel mondo dell’alpinismo“.