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23 Marzo 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Intense nevicate sull’Himalaya: aggiornamenti da Annapurna, Manaslu, Everest

Annapurna, marzo 2023: team Elite Exped. Fonte facebook

Vento e neve sull’Annapurna

Le tempeste di neve stanno colpendo tutti gli Ottomila del Nepal.

All’Annapurna, neve e venti molto forti continueranno per tutta la settimana. Il maltempo aumenterà il rischio valanghe anche quando il tempo migliorerà.

Nessuna attività in quota, per il momento, per quanto ne sappiamo. Solo il pakistano Shehroze Kashif il 21 marzo è salito fino a 4.341 metri, ma è rientrato al Campo Base dove è rimasto anche ieri. Oggi prevedeva di iniziare la sua prima rotazione.

La salita al Campo 2 e il ritorno al Campo Base è finora l’unica rotazione di acclimatazione effettuata dalla squadra di Elite Exped. L’agenzia di Nirmal Purja si sta occupando di attrezzare la via commerciale per la vetta. Il team di sherpa incaricato di fissare le corde, appena il tempo migliorerà, riprenderà la sua progressione verso Campo 3, la parte più pericolosa della montagna. Intanto, in attesa di una finestra meteo, Nims è sceso a Pokhara, per fare parapendio.

Mingma G Sherpa (Image Nepal), sulla base delle sue precedenti esperienze, ha esaminato la via più sicura per raggiungere il Campo 3 dell’Annapurna. In ogni occasione, ha salito una linea leggermente diversa, come indicato in una foto pubblicata sui suoi canali social: nel 2014 (linea gialla), 2015 (linea rossa) e la via originale, salita nel 2021 (linea verde). Secondo Mingma G, la linea verde è spesso la migliore, anche se le condizioni variano di anno in anno. Le frecce rosse indicano le valanghe che spesso cadono lungo il canalone e che di solito si fermano nell’area segnalata da un cerchio rosso. Le linee blu sulla sinistra segnalano le traiettorie delle valanghe dovute al crollo dei seracchi e al terreno ripido. Mingma G conclude che il modo più sicuro per scalare l’Annapurna è tenersi nella parte inferiore del cerchio rosso durante la traversata, quindi guadagnare quota tra i seracchi, a destra della zona “blu” a rischio valanghe. Altri alpinisti suggeriscono che la linea precisa varia ogni anno, a seconda delle condizioni.

Aggiornamento del 23 marzo:
Sajid Ali Sadpara e Shehroze Kashif,  nonostante le forti nevicate, oggi sono saliti al C1 dell’Annapurna per la loro 1° rotazione, in condizioni molto difficili. I due pakistani hanno dovuto aprire traccia nella neve profonda (quasi 1 m di neve fresca). Oggi dormiranno a C1. La loro intenzione, condizioni meteo e della montagna permettendo, è di salire a C2 domani per completare la loro acclimatazione.
Fonte:  team Sadpara e Kashif

Tanta neve sul Manaslu ma spunta il sole

Nei giorni scorsi al Manaslu, la squadra guidata da Gelje Sherpa ha tentato di effettuare la seconda rotazione, spingendosi verso Campo 1 ma non è andata bene. “La neve ci arrivava al collo – ha postato Adriana BrownleeSiamo tutti tornati al Campo Base, sembra che la pazienza sia fondamentale”.

Questa mattina è spuntato il sole. Alcune foto pubblicate sui social da Gelje Sherpa  mostrano la neve accumulata sulla montagna. Il team comprende Lakpa T Sherpa, Pemba Tashi, Pasang Nurbu, Tenjin Sherpa, Dawa Shrewa, la britannica Brownlee, la norvegese Kristin Harila e il connazionale Matías Myklebust (filmmaker). La squadra attende una finestra favorevole, sufficientemente lunga, per  salire a Campo 4, completare la rotazione e lanciare l’attacco alla vetta.

“A volte è molto difficile scalare in montagna – ha postato poco fa Kristin – Il tempo può essere davvero brutto, e può essere difficile mantenere alta la motivazione. In ogni caso, è così utile avere un buon rapporto con gli altri alpinisti. Avere qualcuno con cui parlare, qualcuno con cui tenerti per mano, qualcuno che ti ricordi di mangiare e qualcuno con cui condividere la passione di scalare le montagne”

Everest: ‘Ice Fall Doctors’ al Campo Base

Icefall Doctors al lavoro nella cascata di ghiaccio del Khumbu. Foto arch. Tshering T Sherpa

La squadra degli ‘Ice Fall Doctors’, formata da otto sherpa,  ha raggiunto il Campo Base dell’Everest. Guidati da Angsarki Sherpa, si occuperanno di attrezzare la via per la vetta.

Partiti da Namche  il 12 marzo,  inizieranno i lavori  sulla cascata di ghiaccio del Khumbu dopo aver reso omaggio al monastero di Pangboche. ‘Gli Ice Fall Doctors’ aprono la via dal campo base al campo II dell’Everest utilizzando scale e corde. Dal campo base dell’Everest si parte per scalare il ‘tetto del mondo’, ma anche il Lhotse e il Nuptse.

Nima Namgyal Sherpa (Kaitu Expedition),  ha pubblicato un interessante contributo sul suo instragram, inerente il duro lavoro degli sherpa per allestire il  Campo Base.
“Stabilire  il Campo Base è la cosa primaria e la parte più importante in vista della scalata dell’Everest. Un rifugio lontano da casa per circa 40-60 giorni. Gli Sherpa lavorano senza sosta per spianare manualmente il ghiaccio. Niente escavatori. Solo la forza degli Sherpa a 5300 metri di quota. Viene lavorato il terreno costruendo una base sicura, riempita di rocce e ghiaia. Infine,  la struttura della tenda viene posizionata sulla piattaforma ed è quasi pronta per essere utilizzata. Di solito le grandi tende per la cucina e la sala da pranzo richiedono molto lavoro.”.

Sherpa preparano il CB dell’Everest, 5300 m. ca. Fonte dr.sherpa_nima/instagram

Intanto, la National News Agency Nepal segnala un decesso nella regione dell’Everest. Si tratta di un 68enne slovacco. E’ morto durante il trekking di avvicinamento al campo base, nei pressi di Gorakhshep, per mal di montagna.