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21 Luglio 2022

Altri · Fly · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Israeliano muore sul Monte Bianco dopo un lancio in tuta alare

Jonathan Trango. Fonte facebook

Il corpo del 45enne recuperato sul ghiacciaio del Freney

E’ stato recuperato senza vita il corpo di Jonathan Trango, 45 anni, vittima di un incidente stamane sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco dopo essersi lanciato in tuta alare.

Cittadino israeliano e residente in Spagna, dopo l’allarme dato dal compagno, è stato individuato sul ghiacciaio del Freney, a circa 2.600 di quota. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano in elicottero insieme al Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves, a cui sono affidati gli accertamenti. La salma è stata trasferita nella camera mortuaria di Courmayeur.

In base ai primi riscontri dei soccorritori, dopo il lancio dall’Aiguille Croux (3.251 metri) il 45enne ha iniziato a planare avvicinandosi troppo al versante, finendo per schiantarsi all’altezza del ghiacciaio.

Due base jumper verso le 7 di stamane hanno raggiunto il rifugio Monzino, a quota 2.561 metri, in Val Veny. Ai gestori hanno spiegato di voler scalare l’Aiguille Croux per poi lanciarsi nel vuoto con la tuta alare e aprire il paracadute prima di atterrare.
Sull’altro versante del Monte Bianco, a Chamonix (Francia), nel 2016 era stata vietata la pratica di questa disciplina estrema a seguito dell’ennesimo incidente mortale, di cui era stato protagonista un russo schiantatosi contro un’abitazione disabitata.

Il base jumper russo, Ratmir Nagimyanov, morto a Chamonix. Fonte facebook

Trango, appassionato da tempo di volo in tuta alare, come testimoniano i suoi canali social, in passato era già stato in Valle d’Aosta per praticare il volo da superfici fisse. In un video del luglio 2021, il lancio dal Pic Eccles (3.950 metri), sempre nel massiccio del Monte Bianco.