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7 Aprile 2023

Ambiente e Territorio · Cultura · Wellness · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Piemonte

“La Terra che cura. Coltivare campi e relazioni”. Tre giornate di incontri, formazione e confronto

Terzo paradiso. ©La Terra che cura/Casacomune

Corso teorico-pratico che promuove un cambiamento culturale, ponendo al centro l’importanza dei semi, la cura del suolo, dei modelli di allevamento, della biodiversità, del legame che unisce le coltivazioni alla promozione del valore della terra in termini di universalità | Avigliana (TO), 12-13-14 maggio 2023 | Certosa 1515

Dal 12 al 14 maggio 2023 si terrà ad Avigliana (TO) il corso di formazione “La Terra che cura. Coltivare campi e relazioni”.

Inserito nel ciclo di incontri sul tema “Il cibo che cambia il mondo” l’appuntamento porta l’attenzione a questioni che interrogano la società e la politica con sempre maggiore centralità ed urgenza: curare la terra, curarci della Terra, comprendere la reciprocità della relazione per cui la terra stessa, a sua volta, (ci) può curare.

Il Corso, il suo Valore

Il corso, organizzato da Casacomune e da Good Land, è un laboratorio che unisce teoria e pratica, offre spunti di riflessione e conoscenza per una nuova visione del mestiere dell’agricoltore, dei suoi prodotti e del mercato.
L’evento può essere seguito on line in diretta live o vissuto in presenza, nella splendida cornice della Certosa 1515 di Avigliana (TO).

“La terra che cura” promuove un cambiamento culturale che pone al centro l’importanza dei semi, della cura del suolo, dei modelli di allevamento, della biodiversità, del legame che unisce le coltivazioni alla promozione del valore della terra in termini di universalità.
Il corso, inoltre, approfondisce le modalità per stabilire relazioni forti e capaci di portare queste tematiche come priorità dell’agenda politica, affinchè diventino materia di attenzione e consapevolezza per un numero sempre più grande di persone e governi.

I Relatori

Interverranno relatori di indiscussa professionalità e competenza del mondo accademico e di organizzazioni da sempre in prima linea su queste tematiche: Legambiente, Slow Food, Navdanya International, Libera, Gruppo Abele, Rete Humus, accanto agli esperti di Good Land e Casacomune.

Lucio Cavazzoni presidente di Good Land e socio fondatore di Casacomune;
Mirta da Pra Pocchiesa, giornalista, coordinatrice di Casacomune;
Luigi Ciotti, presidente di Casacomune, Gruppo Abele, Libera;
Maurizio Agostino, coordinatore della Rete Humus;
Salvatore Ceccarelli, già docente di Genetica Agraria all’Istituto di miglioramento genetico dell’Università di Perugia;
Stefania Grando, consulente internazionale per il miglioramento genetico vegetale;
Ruchi Shroff, direttrice di Navdanya International;
Nicoletta Dentico, giornalista esperta di cooperazione internazionale e diritti umani;
Rita Brugnara, giornalista, co-fondatrice di Good Land e socia fondatrice di Casacomune;
Cristiana Peano, Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari Università di Torino docente di Agroecosistemi sostenibili;
Giuseppe Savino, coordinatore di Vazapp;
Valentina Fiore, Libera Terra; Lillo Gangi, Libera;
Chandra Candiani, poetessa e praticante di meditazione buddhista;
Ornella Obert, giurista, coordinatrice del progetto “Oltre lo Specchio”;
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia;
Luca Martinelli, giornalista attivista de “Il manifesto” ed “Altraeconomia”.
Maria Chiara Giorda, docente di Storia delle religioni Università di Roma Tre

Gli organizzatori

Casacomune, Scuola e Azioni, è un’associazione nata dal Gruppo Abele e da Libera e fondata da don Luigi Ciotti che si dedica alla promozione scientifica e culturale. E’ una scuola di formazione scientifica, di dialogo culturale e di incontro caratterizzata da una didattica attiva ed esperienziale, capace di promuovere i valori e le azioni dell’ecologia integrale e della giustizia sociale.

Good Land è una giovane impresa che si occupa di rigenerazione rurale attraverso la realizzazione di prodotti biologici. Progetta, sviluppa e commercializza nuovi prodotti alimentari che nascono da un approccio produttivo con una forte attenzione al benessere della collettività e del territorio. In particolare è dedita a rafforzare la relazione tra produttori e fruitori con l’obiettivo di ridurre i costi generati dall’intermediazione.

Il Programma – “La Terra che cura”