Iniziato il corso formativo di alto livello per lo sviluppo per la promozione e lo sviluppo del turismo montano sulle montagne e nelle valli del Pakistan. Il progetto, voluto e finanziato dal Dipartimento del Turismo del Gilgit-Baltistan, è coordinato da EvK2CNR
Pochi giorni fa, ha preso il via il corso che vede coinvolti 35 alpinisti pakistani, per la formazione di guide d’alta quota altamente specializzate nell’organizzazione e nell’accompagnamento di spedizioni e gruppi sulle montagne del Pakistan.
L’assegnazione del corso, voluto e finanziato dal Dipartimento del Turismo del Gilgit-Baltistan, è avvenuta tramite bando vinto da EvK2CNR Pakistan ed è rappresentativo di quello che è il fenomeno del turismo sulle montagne del Pakistan.
Va infatti evidenziato che negli ultimi anni il turismo nella regione del Gilgit-Baltistan è cresciuto da 30mila presenze annue a 10 milioni. Da qui l’importanza di formare professionisti altamente qualificati, che possano garantire un servizio di alto livello per gruppi e spedizioni interessate a esplorare le montagne del Paese asiatico. Ruolo questo che a oggi viene gestito per la quasi totalità da agenzie nepalesi.
Una grande opportunità che apre alla creazione di nuove professionalità e nuove frontiere lavorative che, potenzialmente, possono aiutare a contrastare il fenomeno della migrazione. Il popolo pakistano è infatti al settimo posto, a livello mondiale, per numero di emigranti. Allo stesso modo il nostro Paese accoglie poco più di 144mila pakistani.
“Oggi abbiamo iniziato un percorso che vuole portare a un titolo riconosciuto. Si tratta di un corso di altissimo profilo, che vede tra i protagonisti giovani scalatori di talento con un ricco curriculum. Basti dire che alcuni hanno già realizzato la salita di 3 o 4 Ottomila. Insomma, sono alpinisti a tutti gli effetti, il nostro compito ora è trasformarli in guide competenti e preparate” spiega l’ingegnere e guida alpina Maurizio Gallo, coordinatore del progetto.
Sono state 65 le domande di partecipazione ricevute, a sottolineare l’interesse non solo governativo dell’iniziativa. Queste sono poi state vagliate e scremate su base curricolare ed esperienziale. Gli ammessi al corso sono stati 35, con un’età compresa tra i 18 e i 32 anni, tutti provenienti dai villaggi delle valli del Gilgit-Baltistan.
Il corso avrà una durata di 90 giorni, fino alla fine del 2025, e sarà diviso in moduli prevedendo una parte di formazione teorica e una pratica.
Italiani coinvolti nel progetto
Molti gli italiani coinvolti nell’iniziativa, insieme al personale pakistano. Oltre a Maurizio Gallo, prenderanno infatti parte ai moduli formativi le guide alpine Michele Cucchi, Emrik Favre e Marco Zaninetti. Della parte medica si stanno invece occupando, in questi giorni, la dottoressa Annalisa Cogo e la dottorezza Lorenza Pratali, già ai vertici della Società Italiana di Medicina di Montagna e tra le massime esperte in questo campo. È stato inoltre siglato, per le prossime settimane formative, un accordo con il Soccorso Alpino.
Tematiche affrontate
Molteplici gli argomenti che verranno affrontati nel corso dei diversi moduli. A partire dalla medicina di montagna, in relazione all’alta quota; corsi dedicati alla lettura della meteo, alla topografia e all’orientamento. Oltre a una parte pratica intensiva con test fisici; giornate di arrampicata su roccia e ghiaccio; tecniche di soccorso generiche, in alta quota e in elicottero. Ma anche parti dedicate alle normative vigenti e al perfezionamento della linga inglese.
In primo piano l’impegno di EvK2CNR
All’inaugurazione del corso, avvenuta lo scorso 26 febbraio a Gilgit, hanno partecipato oltre alla autorità pakistane anche gli organi direttivi dell’UIAGM (Union Internationale des Associations de Guides de Montagne) collegati da remoto. “Con l’UIAGM è infatti stato aperto un dialogo per comprendere quale sia la miglior strada da intraprendere per poter dare un riconoscimento internazionale ai 35 ragazzi partecipanti al corso”.
Una grande opportunità, che mette ancora una volta in primo piano l’impegno di EvK2CNR per lo sviluppo dei territori montani del Pakistan.